In questi giorni è apparso un manifesto del PD dal titolo “Si toglie ai poveri per dare ai ricchi!”

Bella trovata! Onesta, seria, specchio riflesso di se stesso!

 

La verità è che i rappresentanti del PD, amministrano alla carlona senza mai perdere tempo a meditare per trovare il giusto e onesto modo di risolvere i problemi che l’amministrare e il governare richiedono. Sono saccenti e tuttologi e nelle difficoltà sanno solo aumentare le TASSE.

Metodo semplice, spicciolo e comodo!?????

E i poveri, quelli che considera tali, dal momento che la TASI colpisce tutti, quale scudo innalzano a loro copertura?

Qui la capziosa malignità, la falsità fatta persona, il rovescio della medaglia, che salva e aiuta propri quei ricchi che non colpiscono, scaricando la colpa ai Consiglieri assenti, definiti sconsiderati e menefreghisti?

Chi è il vero menefreghista, colui che suggerisce di fronte all’iniqua TASI di individuare percorsi nuovi per ripianare il bilancio a causa dei mancati versamenti dello STATO o chi tassa spregiudicatamente i Cittadini già sull’orlo della bancarotta generale?

Per gli amministratori PD che non conoscono i propri doveri, cioè quelli di governare con oculatezza, parsimonia, da buon padre di famiglia, senza sprechi e senza lussi, mal curano le diverse situazioni come quella di entrare in possesso dei locali a ridosso dell’Euro Spin, di utilizzare positivamente il nosocomio, di regalare contributi a manifestazioni incolore, di fare la lotta serrata agli evasori e a coloro che hanno chiesto sanatorie urbanistiche, e invece sproloquiano alla ricerca di colpe da affibbiare a quei consiglieri che non hanno consentito l’aumento della TASI.

Il PD col suo manifesto pubblico anziché denunziare il suo limite amministrativo, l’incapacità di trovare soluzioni alternative, si mette a criticare quei consiglieri assenti all’approvazione della TASI al 2,3%° per il 2014.

Questo fatto, minaccia il PD, indurrà l’amministrazione a diminuire l’erogazione di alcuni servizi comunali come il ticket della mensa scolastica, la social card e altro ancora.

Per il PD locale è più facile tagliare alcuni servizi essenziali per mancanza di entrate che intervenire per scomodare certi soggetti evasori e debitori verso il Comune da anni.

Il taglio è una operazione semplice di aritmetica, frutto di ragioneria economica da asilo infantile, reperire fonti da sprechi, evasioni ecc. impegna la ragione, la giustizia, l’amicizia, il tempo!

Il dovere primario dell’amministrazione, nei periodi di crisi economica generale, è quello di ricercare all’interno della governance amministrativa, quelle risorse e quelle postazioni che possono rivenire dalla riduzione degli sprechi, dall’evasione fiscale, dai proventi delle tante costruzioni abusive esistenti sulla fascia marina, dalla riduzione dei premi di produttività (visto la promozione “totos caballeros”), dalla riduzione degli emolumenti a Sindaco, Assessori e Consiglieri comunali, dall’accorpare gli uffici per ridurre gli affitti.

In verità chi è che toglie ai poveri per dare ai ricchi? IL PD o i Consiglieri assenti?

Il fatto è che il PD non ha capacità amministrativa, fa si che i propri ricchi continuino a non pagare, ad evadere il sacrosanto fisco, a non versare gli oneri di urbanizzazione, a intascare somme non sudate!

Il PD locale non è un vero Partito, è una somma di adesioni civiche, che non fanno unità, che si contrastano a vicenda, si chiacchierano addosso sparlando delle assenze senza ragionare sul motivo che le ha determinate come atto estremo per una sordità costituzionale.

La crisi di questi giorni e la parità di bilancio trovata con la TASI all’1%° dimostra ampliamente, che il 2,3%° della TASSA serviva per accontentare i soliti noti in vista del prossimo impegno elettorale.

Cittadini a voi il giudizio su chi spudoratamente mente e su chi ha fatto interamente il proprio dovere di Cittadino e di Consigliere comunale.

Città di Nardò, addì 22 settembre 2014.

 

​SAVONAROLA SECONDO

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