Sorprendono le dichiarazioni del Sindaco quando definisce la sua “una maggioranza schizofrenica”!? Non è una maggioranza che si è personalmente allargato e costruito? E’ una presa di coscienza delle aspettative negate o un ripensamento o una personale sorpresa e smarrimento? E’, ancora, un modo per scaricare sugli altri le responsabilità delle cose non realizzate di questi anni o una copertura costruita per mascherare il pasticcio venuto fuori malgrado le diverse composizioni delle Giunte?
Le sue dichiarazioni/esternazioni mettono in luce la fragilità dei gruppi, la facile composizione e scomposizione degli stessi, il cambio di casacca all’occorrenza, gli avvenuti accolti passaggi dalla minoranza alla maggioranza senza ritegno alcuno( alla faccia della coerenza, delle idealità, dello spessore morale e civile).
Queste esternazioni evidenziano la grave malattia organica che da anni si è insediata a Palazzo Personè.
Nessuno, infatti, sta al suo posto, l’unità, la coesione, la solidarietà, il coinvolgimento, la partecipazione e l’assunzione di responsabilità pare non abitino in quelle stanze comunali.
Non vi è condivisione e dialogo sugli argomenti, le liste coinvolte seguono progetti diversi, ogni Consigliere vale per se stesso e non per la lista che lo ha eletto e non opera per il Bene Comune, ognuno pone rivendicazioni personali, tutti sono presi dalla mania di possedere, di avere qualcosa pena la prosecuzione amministrativa del Consiglio!
Ha ragione il Sindaco a parlare di “maggioranza schizofrenica” visto il cambio di scenario continuo!
Sorprende, però, il fatto che il Sindaco pur conoscendo liste e persone ha comunque stretto con le stesse alleanza e patti, consapevole perfettamente del rischio insito.
Ora viene a denunziarla come “maggioranza schizofrenica”, come a dire che nell’accoglienza gli faceva comodo e nella partecipazione incontrollabile!?
Ritiene il Sindaco di essere immune e distante da questa ingovernabilità amministrativa?
Egli è il Capo dell’Amministrazione, il responsabile della coesione e della tenuta della maggioranza per realizzare il programma votato dalla gente, il mediatore delle possibili difficoltà sorgenti nell’interno, il realizzatore delle priorità, il collante e il coordinatore delle liste, il realizzatore dello sviluppo.
Errare è umano, perseverare diabolico!
L’attuale situazione viene da lontano è, cioè, il risultato di una modifica continua della maggioranza iniziale con l’innesto di nuovi soggetti da sempre suoi accaniti avversari, è continuato con la distribuzione e mantenimento di incarichi a chi lo ha contestato in campagna elettorale. Nelle vicende interne delle liste e quindi della maggioranza ha assunto un complice silenzio accettando la scompaginazione di Partecipa, dell’UDC e del PD, ha aggregato NOI x Nardò compensandolo con un assessorato, ha avallato la nascita del gruppo “Nardò nel cuore”, ha ispirato la formazione dell’attuale segreteria PD contestata dalle minoranze , accogliendo sotto la stessa bandiera le varie liste civiche presenti in Consiglio comunale e oggi candidamente, rendendosi conto degli errori commessi denuncia la “schizofrenia” dei suoi maggiori sostenitori consiliari!!
La verità è che certi avalli, certe modifiche, certe trasformazioni, certi regali e certi interessati silenzi costituiscono violazione della coerenza, della linearità e dell’affidabilità e i vari pannicelli caldi rabbercianti finiscono sempre negl’incurabili strappi!
Anche l’ultimo pannicello giuntale, voluto dal Sindaco e dal PD locale e provinciale, si è rivelato fallimentare e inadeguato a guidare le sorti della Città.
Il mancato numero legale, nel Consiglio Comunale del 15 ottobre, è il frutto delle incoerenze, dei mancati chiarimenti sulle responsabilità, dei raccordi non chiariti, delle mistificazioni dei ruoli e delle partecipazioni, dell’inesistente coscienza di essere e vivere come amministratori pubblici.
Molte persone avevamo criticato le modalità di composizione di questa nuova allargata maggioranza e gli atteggiamenti incoerenti e fuorvianti adottati, sostanzialmente propedeutici ad un trasformismo di maniera diseducativo e molto pericoloso per la Città e la collettività.
Il risultato di questa governance era già nelle premesse trasformistiche delle prime battute e col tempo sempre più pressante e occasionale (interno ed esterno, nella maggioranza e nelle liste, col motto di “Parigi val bene una messa”) snaturando sempre più affinità, idealità, amicizie e programmi della prima ora.
Il mancato numero legale nell’ultimo Consiglio è da ricercare nella esclusione di visibilità di certe liste Civiche, in un PD fittiziamente unito nel nome del “tutto il potere a noi” , nei tre assessori defenestrati senza giustificato motivo, in un avvicendamento ridotto di deleghe punitive, nella estromissione di alcuni consiglieri della prima ora dalla maggioranza; tutto questo non poteva non generare litigiosità, ritorsioni, voti contrari, maggioranza in frantumi, schizofrenia generale.
La maggioranza sempre più bulgara voluta per comodità numerica si è rivoltata contro facendo mancare ancora una volta il numero legale!.
Lamentarsi delle assenze e dei voti contrari dei Consiglieri di maggioranza è un “non sense” dal momento che questo prevedibile caos è stato voluto e costruito, superando coerenze, chiarezze di posizioni, ricerca di responsabilità, svilimento della cordata politica iniziale, idealità e programmi.
La strada maestra, quella della coesione, del rispetto del voto e degli elettori è sempre stata la più giusta!
I contorsionismi di comodo, anche se mascherati da interesse pubblico, alla lunga si ritorcono e a pagare purtroppo è la Città intera!
La Coerenza leale è la Virtu’ dei forti, la debolezza è dei pavidi e degli indecisi!
Quando non si è chiari e leali, coerenti e determinati, lucidi e disinteressati, pronti anche a dimettersi, tutto può accadere, anche ingoiare la schizofrenia e la pazzia di alcuni.
Prosit, Sindaco!