Leggiamo con attenzione gli ultimi avvenimenti locali. Non sfugge o meglio non passa inosservata, la presunta minaccia giunta al presidente della Commissione Ambiente del Comune di Nardò dott. Salvatore Antonazzo.  Questa città, com’è noto, non è rimasta insensibile a tale gravità tanto che la carta stampata prima e i blog locali poi, hanno amplificato la notizia mettendo in subbuglio un intera comunità già provata.

Dai semplici cittadini alle autorità sino ad arrivare alla politica pugliese e nazionale, tutti hanno fatto quadrato intorno al consigliere neritino.

La stampa ha delineato, grossolanamente, i fatti, che ricordiamo sono coperte dal segreto istruttorio e da un riservo blindato dello stesso interessato. Stampa che ha abbozzato, come suo costume, congetture suoi moventi risalendo, per trovare presunti collegamenti, agli incarichi ricoperti e alle tematiche affrontate in questa attuale amministrazione .

Non sfugge che il consigliere Antonazzo è presidente di una delle commissioni più sensibili ,su questo territorio, che riguarda l’ambiente. Non sfugge, inoltre ,il suo regresso storico delle varie prese di posizione dettate, ricordiamo agli smemorati, da una delega alla sicurezza voluta, fortemente,dal primo cittadino.

Presidente che nel suo documentato e chiaro operato ha “puntato i piedi” per competenza su presunte “storture” che si presentavano alla sua attenzione in qualità di responsabile di una commissione attenta e pertinente alle problematiche ambientali,ai suoi indotti e ai possibili effetti collaterali.

Vi è ancora traccia nella memoria di chi prese parte alla discussione sulla incidenza di neoplasie sul nostro territorio dove relazionarono i massimi vertici della sanità provinciale.

Pertanto persona informati dei fatti, ma soprattutto consulente privilegiato del primo cittadino.

Basta semplicemente digitare sul motore di ricerca di “Google” il suo nome e la parola ambiente, tutto diventa meno arcano e fumoso anche ai più resistenti.

Stranamente, ma veramente tanto, nessuno sente il dovere di convocare d’urgenza un consiglio monotematico per discutere nella massima assise di un fatto così grave?

Ora se tutto questo impegno lo vogliamo tradurre in presunte “attenzioni particolari” alla sua persona, il passo è breve.

Breve anche per comprendere come un componente importante o forse strategico, sia stato lasciato “solo” a dipanare problematiche serie e importanti(?), tanto da accorgersi solo a fatto compiuto che forse questa città non ha fatto tesoro del suo passato (?)…

Ricorsi storici? … speriamo di no , ovviamente!

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