Al di là della positività della differenziata in quanto tale, tuttavia, ad alcuni mesi dalla sua attivazione, non è possibile non evidenziare alcune anomalie che i cittadini hanno lamentato:

 

• L’improvvisazione del governo cittadino che annaspa e va in difficoltà per non avere, a monte, elaborato azioni degne di un’ amministrazione seria e competente, e che non sapendo quali soluzioni adottare e non trovando i responsabili, si rimpalla la questione da amministrazione a funzionari /dirigenti del comune, da questi alla ditta, dalla ditta ai dirigenti scolastici.

Ci riferiamo all’annosa questione dei cassonetti di spazzatura ubicati dalla ditta nei pressi delle scuole, ignorando l’amministrazione e la stessa ditta, che una ordinanza del prefetto ne vieta l’ubicazione in prossimità delle stesse. Considerato che le scuole non sono state per nulla coinvolte nel sistema di raccolta differenziata né per formazione e/o informazione specifica data l’importanza dell’utenza ,per accrescere la cultura del differenziato, né ci pare abbiano ricevuto materiale idonei alla raccolta almeno all’interno delle strutture, ma il tutto è stato lasciato alla libera coscienza della popolazione scolastica, ci appare ancora più grave l’inadempienza dell’amministrazione e della ditta.

• La necessità di verificare con dati reali e misurabili la situazione allo stato di fatto, al fine di monitorare il servizio sia dal punto di vista del rapporto costi/benefici , sia dal punto di vista della realizzazione/attivazione dello stesso. La verifica costante è lo strumento indispensabile in una programmazione seria ed efficace, permette di apportare eventuali modifiche a quanto programmato e/o rivedere il tutto. ( ci sembra difficile che questa amministrazione applichi simili procedure).

• La necessità da parte della ditta di formare gli operatori ecologici che spesso sono in netta contrapposizione con il nome stesso di “operatore ecologico” ,dal momento che lasciano, incuranti, “ carte e plastiche” cadute durante il travaso, che il vento le spazzi via.

• La necessità di rivedere alcuni momenti della raccolta, come quello relativo all’alluminio, che ci appare un po’ esiguo ridurre ad una sola volta al mese.