(AGI) – Parigi, 8 gen. – E’ in corso il raid delle forze speciali francesi alla periferia di Reims per cercare di catturare i tre attentatori responsabili del sanguinoso attacco terroristico di ieri mattina nel cuore di Parigi, alla redazione di Charlie Hebdo, il settimanale satirico francese. Un attacco che ha provocato la morte di 12 persone.
I tre attentatori sono Said Kouachi, 34 anni, il fratello Cherif, 32, franco-algerini, reduci dalla Siria, ed Hamid Mourad, 19 anni. Lo rivela il sito del magazine israeliano JSS News, che pubblica anche le foto della carta di identita’ dei tre ricercati.
L’attacco dei terroristi e’ avvenuto ieri mattina, alla redazione di Charlie Hebdo, il settimanale satirico francese che ha spesso suscitato reazioni violente nel mondo musulmano. Il bilancio e’ di 12 morti, tra i quali quattro noti vignettisti (il direttore Charb, Wolinski, Cabu e Tignous), due poliziotti e 11 feriti.
Intorno alle 11:30 di ieri, tre uomini armati, incappucciati e vestiti di nero, hanno fatto irruzione nella sede del settimanale, sparando sui presenti, raccolti nella riunione di redazione settimanale alla quale partecipavano 8 persone e un poliziotto che scortava il direttore, entrambi uccisi dai terroristi. Li hanno sentiti urlare: “Il Profeta e’ stato vendicato” e “Allahu Akbar”. Tra le vittime, anche l’economista Bernard Maris, che era stato tra i fondatori del periodico. In tutta la Francia e’ scattato lo stato di massima allerta ed e’ partita la caccia ai terroristi che si e’ concentrata in particolare nella zona di Reims, 130 chilometri a nordest di Parigi, dove pooi nella notte e’ scattato il blitz.
Il presidente, Francois Hollande ha parlato di “attentato terroristico di eccezionale barbarie: un attentato alla nostra liberta'”. Hollande ha rivolto un messaggio alla nazione e ha annunciato una giornata di lutto nazionale: “Dobbiamo rispondere agli autori del crimine che ci ha colpito uniti e facendo blocco con i nostri valori. Dobbiamo rispondere cercando gli autori di questo atto infame, arrestarli e giudicarli e faremo tutto possibile”, ha assicurato il presidente. “Dobbiamo tutelare gli organi pubblici, le forze dell’ordine saranno dispiegate ovunque e abbiamo messo in atto il piano antiterrorismo. La nostra arma migliore – ha aggiunto Hollande – e’ l’unita’ dei concittadini, niente puo’ dividerci, niente puo’ opporsi a noi. La Francia e’ grande quando deve reagire ad una prova, la Francia ha sempre battuto i suoi nemici perche’ ha saputo far blocco con i suoi valori”.
Per stanare gli autori dell’attentato sono stati schierati tutti gli agenti disponibili e le squadre speciali, con il sostegno dell’Fbi. I terroristi pare conoscessero i nomi dei vignettisti. La disegnatrice Corinne Rey, detta Coco, sopravvissuta all’attentato, ha raccontato che i killer “parlavano un ottimo francese e sostenevano di essere di al Qaeda”. I killer sono usciti armati dalla redazione e c’e’ stato un primo confronto tra la loro Citroen C3 nera e un’auto della polizia in una stradina che e’ crivellata di colpi. A quel punto i terroristi si sono diretti verso il XIX arrondissement, dove hanno abbandonato la loro auto. Se ne sono perse le tracce e sono riapparsi poco piu’ tardi a Porte de Pantin, dove hanno continuato la fuga con un’altra
L’ultimo tweet del settimanale, diffuso poco prima della carneficina, irrideva al ‘califfo’, quell’Abu Bakr al-Baghdadi che si e’ impossessato di larghe porzioni di territorio in Iraq e Siria e contro il quale una coalizione internazionale ha imbastito, da mesi, una difficile campagna militare.
Decine di migliaia di persone sono scese in piazza in tutta la Francia, da Parigi a Grenoble, da Nizza a Toulouse, per solidarieta’ dopo l’attentato. In oltre 5mila si sono radunate in Place de la Republique a Parigi, con in mano penne levate al cielo, simbolo della liberta’ di espressione. Manifestazioni si sono svolte a Lione, dove sono scese in piazza almeno 10mila persone, a Grenoble, Nizza, Marsiglia, Bordeaux e Toulouse.(agi)