Nelle ormai prossime consultazioni elettorali per il nuovo Consiglio Regionale della Puglia, gli elettori neretini che saranno chiamati alle urne saranno circa 22.000, teoricamente

sufficienti per garantire alla nostra Città l’elezione di 1 o 2 consiglieri regionali, capaci di assicurare ai nostri concittadini una presenza attiva ed una tutela se non dei loro interessi, almeno dei loro diritti ultimamente ignorati, vilipesi, addirittura derisi.

Per raggiungere questo obiettivo, dal quale tutta la nostra comunità trarrebbe ovviamente indubbi vantaggi, ogni cittadino si dovrebbe interrogare sugli strumenti e procedure da adottare per indirizzare il voto di tutti gli elettori neretini su di un candidato della nostra Città.

Premesso che dopo la lenta agonia e la dissoluzione totale delle vecchie, care ideologie, ormai a parlare di Destra e di Sinistra è rimasto solo un numero sempre più sparuto di nostalgici, la triste realtà dell’oggi ci costringe a confrontarci con un modo spregiudicato di intendere e fare politica, che non si fonda più su saldi, vecchi o nuovi, principi, valori, ideali e convinzioni profonde, ma su una miope, gretta visione della vita orientata e finalizzata al puro soddisfacimento dei propri interessi personali e di parte.

Agli impegni seri, ai programmi elaborati con entusiasmo e passione si sono sostituiti i roboanti e vuoti proclami, le false promesse, le rinunce sempre più diffuse alla propria identità e alla stessa dignità, i compromessi sempre più sfacciati, i tradimenti sempre più frequenti, il tutto finalizzato alla difesa della propria poltrona e alla conquista di una popolarità, di un potere e di un successo immeritati e spesso effimeri.

Nella speranza che i nostri generosi lettori(?-ndr) riescano a comprendere questo sfogo accorato quanto sincero, dettato dalla desolante situazione politica, economica, sociale e culturale non solo della nostra Città, ma dell’Italia intera, tornando al tema fondamentale del nostro intervento, siamo convinti che per eleggere un consigliere regionale che abbia a cuore gli interessi della nostra Città e dei suoi cittadini occorrono due prerequisiti:

❖ La possibilità di garantire a tutti i cittadini una scelta libera e democratica

 

❖ La generosità, la consapevolezza, la responsabilità e la disponibilità ad accettare l’incarico da parte della persona sulla quale confluisse la maggioranza delle preferenze espresse dai nostri cittadini.

 

Pertanto sarebbe necessario organizzare quanto prima e con la dovuta serietà e trasparenza delle PRIMARIE tra quanti intendano candidarsi per il Consiglio Regionale e contemporaneamente sarebbe opportuno che tutte le forze politiche sociali e sindacali si impegnassero formalmente a sostenere il vincitore,a prescindere dalla sua appartenenza partitica o dalle sue convinzioni e simpatie politiche, nella speranza che consapevole e fedele agli impegni assunti, il consigliere eletto svolga il suo ruolo nell’interesse dell’intera Città.

Solo in questo modo la nostra Città cesserebbe di essere terra di conquista, sarebbero banditi inveterati ed inverecondi interessi personali e di parte e la Città tutta diventerebbe un soggetto unico, coeso con un peso politico di notevoli, dimensioni che tutti i responsabili delle istituzioni a livello regionale si vedrebbero costretti a rispettare.

A dire tutta la verità, occorre ammettere che la storia lontana e recente della nostra Città, purtroppo, non ci autorizza ad essere particolarmente ottimisti a questo proposito. I nostri padri, infatti, avevano salutato con giustificato entusiasmo e con le giuste, legittime aspettative l’elezione di alcuni nostri concittadini non solo al Consiglio Provinciale e Regionale, ma addirittura al Parlamento italiano.

L’attesa ricaduta, però, i possibili,auspicati benefici a livello di attenzione, rispetto e maggiore considerazione per la nostra Città si sono rivelati purtroppo sempre molto deludenti, a causa delle perduranti lacerazioni interne, dei giochi di potere, dei contrasti politici e partitici, delle piccole invidie e gelosie reciproche che hanno da sempre caratterizzato i rapporti tra i rappresentanti politici della nostra Città.

Ad onta di queste tristi esperienze di un passato lontano e recente, tuttavia, il Movimento Politico Impegno Civile è convinto che sia necessario continuare a credere e sperare in un futuro migliore per la nostra Città. La disperazione e la rassegnazione, infatti, non hanno mai prodotto risultati positivi. Occorre, pertanto, prodigarsi con tutte le nostre forze per una radicale inversione di tendenza.

Non è giusto, non è tollerabile, né concepibile che per meschine e miopi beghe politiche e personali alcuni nostri politici continuino a sostenere candidati che non siano nostri concittadini, privandoci non diciamo della garanzia, ma almeno della speranza di essere degnamente rappresentati in un organismo le cui decisioni hanno finora influito in modo catastrofico sulle sorti della nostra Città.

Alludiamo chiaramente a quanto è accaduto per l’ospedale, alle inadempienze ed ai ritardi accumulati nell’attuazione di servizi pure previsti da un regolare Protocollo d’intesa sottoscritto dai responsabili regionali, infine alle grandi opere sulle quali peserà la valutazione ed il consenso del Consiglio Regionale.

Probabilmente i cittadini parteciperanno impotenti al solito spettacolo ed accetteranno inviti e promesse in cambio di una rinuncia al proprio dovere ed ad un proprio ruolo di protagonisti del loro futuro.

 

​​​​​​​IL COORDINATORE IMPEGNO CIVILE

​​​​​​​ F. FIORITO