Una classe politica senza vergogna strumentalizza a proprio piacimento, con cadenza regolare e soprattutto nelle vicinanze di elezioni, la vicenda della discarica di Castellino.
Siamo indignati per questi amministratori che, nel febbraio del 2013, hanno scritto una delle pagine più nere per i cittadini di Nardò eludendo le nostre richieste di chiarimento su alcuni aspetti tecnici e sanitari riguardanti l’impianto di Castellino.
Noi, cittadini del MoVimento 5 Stelle di Nardò, da molto tempo stiamo ponendo all’Amministrazione delle chiare e puntuali domande sulla discarica di Castellino, interpellandola sulla situazione di pericolo sanitario ed ambientale per i residenti della nostra città ma anche per i paesi limitrofi. Abbiamo realizzato diversi articoli documentati e critici sulla gestione della stessa e per la sua “non” messa in sicurezza, incluso un video a corredo che tracciava la storia e la situazione di pericolo in atto.
Ci attivammo con una raccolta firme per richiedere un consiglio comunale monotematico sulla discarica ma abbiamo ricevuto un imbarazzante, quanto ingiusto, rifiuto a discutere del problema della discarica nell’aula consiliare con i cittadini.
Consiglieri comunali e provinciali non hanno avuto il coraggio, o meglio hanno dimostrato di aver avuto paura, di assumersi delle responsabilità!
L’interpellanza, pretesa dal MoVimento 5 Stelle di Nardò, ai nostri portavoce in parlamento, che non smetteremo mai di ringraziare, ha dato origine ad un’interrogazione parlamentare compiutasi in Aula del Senato nella seduta n. 167 – XVII Legislatura e che determinò la visita a Palazzo Personè, con il sequestro della documentazione riguardante la discarica di Castellino dagli Uffici tecnici comunali, da parte dei carabinieri del NOE di Lecce (Nucleo Operativo Ecologico).
Nell’ultimo tavolo tecnico di scopo, tenutosi in Provincia, il Sindaco ed il consigliere Giovanni Siciliano (onnipresente, quest’ultimo, solo sui comunicati stampa) invece di chiedersi cosa è sepolto in contrada Castellino ed avviare una serie di carotaggi o come viene controllata la produzione di biogas e percolato, o ancora perché mai manchi un registro dei tumori, si sono concentrati sull’acqua di falda dei pozzi spia ovvero il più volatile e variabile dei dati. E questo per noi è il segno tangibile che non si vuole entrare nel cuore del problema.
Torneremo a fare domande e ad agire fino a quando non sarà fatta luce sull’enorme “mala affare” e mistero che circonda la discarica di Castellino; ci muoveremo nonostante il Sindaco abbia scritto al Prefetto di Lecce, in data 05/09/14 per giustificarsi sulle mancanze nei nostri confronti, adducendo che “il ricorso all’istituto delle istanze popolari non può sconfinare in un abuso dello stesso” e avocando a se il diritto di democrazia in questa Città, e pertanto continuando così ad ignorare le legittime richieste dei cittadini.
Nardò, 25/03/2015
Cristian Casili, Giovanni Agrosì, Marco Indraccolo..
MoVimento Cinque Stelle Nardò.
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