Doveva scoppiare lo scandalo per comprendere e conoscere la reale situazione della Ferrovie Sud Est. Il Ministero delle Infrastrutture che ne è l’attuale proprietario e la Regione Puglia nel suo ruolo di concessionaria e futura proprietaria nonostante abbiano destinato in questi ultimi anni importanti investimenti ,dopo i fatti di questi giorni, hanno dato l’impressione di non conoscere a fondo la dimensione e l’esatta realtà della più grande rete ferroviaria regionale esistente in Italia. Nonostante i palesi e continui squilibri gestionali e finanziari,frutto anche di un servizio pubblico locale inefficace,insufficiente e di scarsa qualità, nessuno, tra coloro che ne avevano titolo, si è mai preoccupato di porre fine ad un ingiustificabile e continuo sperpero di denaro pubblico.
Ora che sono emerse le tante criticità non bisogna rimanere fermi ed indifferenti ma è necessario sostituire immediatamente tutto il management e definire con urgenza un nuovo piano industriale capace di rilanciare un’azienda che ha le potenzialità per continuare a svolgere il suo importante ruolo. Perchè il trasporto locale su rotaia diventi accattivante e facilmente fruibile è necessario trasformare la rete ferroviaria esistente, ormai superata ed obsoleta, in una rete metropolitana di superficie capace di assicurare al territorio servizi veloci, efficaci, efficienti,ecosostenibili ed anche concorrenziali rispetto al trasporto su gomma.
Per raggiungere questi obiettivi sono necessari urgenti e strategici investimenti, ricorrendo anche alle risorse comunitarie, capaci di realizzare l’ammodernamento della rete, delle strutture,dei mezzi dei trasporto e dei servizi e non per ultima una eccellente riqualificazione del personale. Ogni ulteriore indugio sarà causa di un’altra occasione perduta per la popolazione pugliese.
Gregorio Dell’Anna Italia Unica Salento