I punti-cardine della legge elettorale approvata in via definitiva lunedì alla Camera sono proporzionale, premi di maggioranza, soglie di sbarramento, circoscrizioni provinciali e doppio turno.

Le opposizioni avevano lanciato un appello al presidente della Repubblica affinché non firmasse la riforma della legge elettorale. “Ci rivolgiamo a lui – ha detto lunedì durante le dichiarazioni di voto Danilo Toninelli del M5S – perché tra pochi giorni giungerà sulla sua scrivania questa schifosa legge e lui dovrà decidere se firmarla. Noi chiediamo di non firmarla” perché ha “gli stessi principi di incostituzionalità del Porcellum”. E’ una “scelta molto coraggiosa ma necessaria: serve per la libertà”.(adk)