La storia si ripete!? Lite delle comari, o affare delle comari, e il nome di uno scontro politico che, nel 1982, ebbe conseguenze tali da culminare nella caduta del governo. (Wikipedia) Sarà un segnale premonitore per Risi?
Siciliano, oggi rappresenta una componente minoritaria detta “borderline” in un partito a tratti arrogante persino con se stesso a cui si vorrebbe da sempre, dare una conduzione personale, un partito che non si confronta e che divide le varie anime al suo stesso interno.
L’indiavolato consigliere mal digerisce il maldestro tentativo – degli amici – di rilegarlo al ruolo di padre nobile della politica locale. Perché nonostante in età di pensionamento, ritiene di essere ancora in grado di poter giocare un ruolo, così alle manchevolezze di Risi e Co., tira fuori dall’astuccio la penna e inizia a sputare palline di carta a sinistra e a dritta.
All’orizzonte si profila una campagna elettorale senza esclusione di colpi, uno spettacolo indecente a cui, nostro malgrado, saremo costretti ad assistere.
Natalizio, il “pivot” della opposizione fino a ieri l’altro, cambia repentinamente tattica di gioco, e ventre a terra, come suggerito da Risi, senza tanti fronzoli riesce a passare – è sempre stato quello l’obiettivo – al ruolo di regista della prima squadra, portandosi dietro financo la riserva, nel caso in cui a qualcuno della maggioranza venisse in mente di infortunarsi.
Ovviamente sorvoliamo sull’aspetto tanto dibattuto oggigiorno relativo alla dignità dell’uomo e del politico, merce rara di questi tempi.
Ma torniamo all’oggetto del contendere, la condotta sottomarina, Siciliano contesta una mancata trasparenza della amministrazione e accusa Natalizio di non lasciar trapelare nulla, quest’ultimo risponde:Non è una novità che quando non condividiamo lo stesso “pensiero” mi attacca e lo fa in maniera scomposta.
Egregio Assessore Natalizio, noi poveri cittadini contribuenti, vorremmo conoscere questo “pensiero” da lei virgolettato e non condiviso dal Siciliano, perché non ci sembra una affermazione che confà al ruolo che riveste, anzi si presterebbe a diverse interpretazioni.
Siamo sicuri del fatto che lei possa ampiamente dibattere sul progetto dell’AQP, ragguagliare Siciliano su come è stata affrontata la questione, tuttavia, ci consenta di ricordarle che certe questioni vanno dibattute nelle sedi opportune e non possono essere di esclusivo interesse della sua o altrui persona.
In primo luogo non è stato attivato alcun processo partecipativo che riguardasse la popolazione e le associazioni di categoria e non risulta che le varie commissioni ed il Consiglio “organo sovrano “ siano state portate a conoscenza degli ulteriori sviluppi della vicenda.
- In ultimo vorremmo sapere se Lei è il delegato dal Sindaco alla cultura perché si occupa della condotta sottomarina?
- Se Leuzzi è il delegato all’urbanistica perché si occupa del piano coste?
- La delegata dal sindaco alle questioni ambientali De Pace, costretta a ribadire sulla stampa che “non è Leuzzi a imporre la linea sul piano coste” di cosa si occuperebbe?
- Sindaco, si rende conto che certe deplorevoli situazioni suggeriscono severi giudizi morali e umani da parte dell’opinione pubblica?
Cari cittadini lettori/elettori questo modo di intendere la politica e di amministrare la cosa pubblica è un esempio lampante delle conseguenze negative che prima o poi arrivano se si perde rigore nel fare le cose bene.
Dichiarazioni dell’assessore Natalizio del 6_maggio_2015
Le Parole di Siciliano…
Le parole di Giovanni Siciliano lasciano il tempo che trovano perché, in questa come altre occasioni in cui mi ha attaccato, probabilmente non sapeva, e non sa bene neanche in questo caso, di cosa va parlando. Non è una novità che quando non condividiamo lo stesso “pensiero” mi attacca e lo fa in maniera scomposta.
Sono disponibile, ora e sempre, a confrontarmi con lui pubblicamente su qualsiasi tema, anche sul progetto dell’AQP e sul modo in cui è stata affrontata la questione, e questo può avvenire quando e dove vuole, anche se sono sicuro che non accetterà il confronto, magari rifugiandosi dietro banali scuse.
La mia breve storia politica parla da sola, così come la sua, meno breve, parla per lui, specialmente quando si tratta di sostenere qualcuno in campagna elettorale.
Mino Natalizio
Replica del consigliere provinciale Siciliano a all’assessore Natalizio del 7_maggio_2015
“Il mentore replica all’allievo”(n.d.r).
Non ci sono problemi per un confronto, caro Assessore Natalizio, sia esso di carattere politico o amministrativo. Prima, di rispondere al sottoscritto, però, devi rispondere ai tanti cittadini che quotidianamente si chiedono se Nardò, con il tuo ingresso in Giunta, sia divenuta una Città modello, tale da giustificare il tuo assordante silenzio sulle tantissime criticità che tu stesso elencavi sulla stampa, prima di diventare Assessore.
Giovanni Siciliano