Le cose non sono così semplici. A questo punto parrebbe scoppiato il putiferio all’interno della amministrazione Risi, prima voci che si rincorrono tra alcuni consiglieri e addetti ai lavori che chiedono chiarezza ma anche maggiore coinvolgimento su di un piano delle coste lavorato a più mani ci è dato da capire.

Sindaco e assessori – qualcuno abusivo – momentaneamente sordi o troppo impegnati ad infarcire cannoli al gusto di “panem et circenses” opportunamente propinati a noi poveri cittadini.

Tutto si svolge in una -forse voluta- confusione di strane proposte arrivate da pinco e da pallino che confliggono evidentemente fra loro in cui il bandolo della matassa, ammesso che lo si trovi, basta accarezzarlo che subito ti scivola di mano.

Queste strane acrobazie della giunta comunale sul piano delle coste pesano come macigni, deludono le legittime aspettative di molti cittadini ed anche di molti amministratori e dell’intero territorio neritino. Ci chiediamo a questo punto se esista un giudice a Berlino che venga a farsi una passeggiata da queste parti ogni tanto!

Fingere che quei macigni non ci siano, che non determino incertezza e disorientamento nell’opinione pubblica e degrado dal punto di vista qualitativo di chi oggi detiene e amministra la cosa pubblica, non fa altro che consolidare la tesi da più parti sottolineata che quando i problemi rimango irrisolvibili tanto più inadeguati appaiono coloro che dovrebbero risolverli.

Assistiamo ad inutili prese di distanza che qua e la emergono da parte di alcuni esponenti della maggioranza, dove si immagina che per ragioni di opportuna visibilità circola l’idea che non sia stato fatto quanto dovuto e nella massima trasparenza, si segnala fra l’altro che il capogruppo dell’UDC Losavio non ha mancato di gettare benzina sul fuoco all’interno della coalizione adombrando cose poco chiare sull’argomento.

Non meno singolare è che da parte di un’altro padre di questa amministrazione (Giovanni Siciliano), ci sia un attacco allo stesso UDC detentore fino a qualche mese addietro delle deleghe appunto all’ambiente e che avvalora il sospetto di una sotterranea trasversalità di rapporti.

E’ un macigno maleodorante questo dell’ambiente e della pianificazione urbanistica, insieme ad altri già noti, che Risi difficilmente riuscirà a togliersi di dosso e che tanti danni arrecherà non solo al Pd ma più in generale al decoro della politica cittadina.

Torniamo a ripetere sdegnati che tutto, alla fine, sta nelle mani di chi vota ed è l’unica cosa che in democrazia ancora oggi abbia valore.

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