Mi preme raccontare un siparietto simpatico, vissuto all’interno dell’ACD Nardò, nell’antivigilia della semifinale play-off nazionali. Sfida sentitissima in città che sta richiamando l’attenzione di tantissimi tifosi e sportivi come da tempo non si registrava.

La gestione della prevendita ha fatto confluire in tanti nella sede di Via Petraroli. Fra questi Raffaele (Uccio) Frasca, tifoso incallito e sempre presente allo stadio. Spirito giovane benché alla soglia degli 80 anni. Ritira il ticket di tribuna centrale ed esordisce: ”Io ho scritto una canzone per il Nardò”. Una frase del genere non può passare inosservata all’attenzione del sottoscritto. Genera immediata una curiosità e lo esorto a recitarla, non a cantarla dato il contesto e il viavai di gente.

 

 

Ne colgo soddisfazione e fierezza, mista alla gioia di riferire qualcosa che gli appartiene e che ha voglia di divulgare. Ho solo la quinta elementare riferisce Uccio, ma mi piace scrivere canzoni e poesie. Lo ascolto ammirato e con la massima attenzione e dalle sue parole percepisco immediato il valore del suo scritto. Parole antiche, valori antichi, campanilismo, patria, termini oggi sviliti di significato ma che riveano la profondità e l’onesta di ideali che hanno formato e forgiato l’animo dei nostri padri. Eccovela.

 

 

 

Per il Nardò siam la schiera gloriosa ardita e fiera.

Noi lo giuriamo siamo pronti a morir per la bandiera.

Ogni nemico troverà l’insuperabile barriera,

Il nostro sangue noi verseremo e nessuno passerà.

Un dì la bella Italia, la nostra vita correrà

Insieme al Nardò la nostra schiera correrà

Insieme al Nardò la nostra schiera correrà.

Nardò, Nardò W l’Italia madre di gloria e di valor.

 

 

 

 

 

Raffaele (Uccio) Frasca.

 

 

 

Nel viso di Uccio si materializza un orgoglio infinito e la sua energia riempie la sede del Nardò calcio. Non resiste, la vuole cantare. Vai Uccio. Intonatissimo e con voce profonda emoziona tutti. Parte dall’altra stanza spontaneo un applauso. Uccio è felice. A noi ha trasmesso tanto in pochi minuti. Si alza, stringe la mano, il tempo di una foto e saluta “Forza Nardò, sempre!”.

 

 

 

Fernando Pero

 

Ufficio stampa – ACD Nardò