Cosa accade quando il “chi controlla chi” e l’evidente carenza di una programmazione sul territorio portano a mobilitare cittadini sensibili e scandalizzati del decoro urbano in cui versa rovinosamente questa città. Una cartolina che ci saremo volentieri risparmiato di pubblicare, ma che per diritto di cronaca è un atto dovuto a chi ha cuore questa città e punta il dito verso chi ha il dovere di preservare e di controllare (n.d.r)

All’arrivo della buona stagione, le condizioni del verde pubblico a Nardò risentono di una notevole mancanza di cura. Mentre per necessità elettorali alcune zone della città vengono tirate a lucido, altre, che non generano lo stesso interesse, sono del tutto in balia della natura, nonostante le numerose segnalazioni da noi effettuate.

Alla stato di abbandono di queste zone, presenti anche nelle marine, si associa il senso di inciviltà di alcuni cittadini che ne approfittano per evitare di raccogliere le deiezioni dei propri animali, come previsto dal vigente regolamento comunale, o per utilizzarle come “cestini” a cielo aperto gettandovi rifiuti vari (bottiglie di vetro, cartacce ecc).

 

Noi della comunità militante Andare Oltre chiediamo un tempestivo intervento di pulizia affinché queste zone non diventino adibite “a pascolo” o meglio ancora ricettacolo di insetti e animali pericolosi per la salute dell’uomo o possibili focolai di incendi. Alcuni edempi di questo degrado sono le seguenti vie: via Buozzi, via Giannone, via Oronzo Quarta, via Bonfante, lungomare, area mercatale Santa Maria al Bagno, largo cimitero.

Pasquale Alfieri, Caterina Bianco, Salvatore Falconieri, Antonietta Martignano, Francesca Robertiello.