L’ART. 1 della nostra Costituzione recita testualmente “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro “ Le ragioni per le quali i nostri Padri costituenti hanno dato al lavoro un’importanza prioritaria e fondamentale nella Carta Costituzionale del nostro Paese sono legate alla loro profonda, condivisa ed incontestabile convinzione che dal lavoro discendono tutte le libertà e tutti i diritti fondamentali ed inviolabili dell’uomo

 

Pertanto, questo diritto-dovere deve suonare come un autentico imperativo categorico per quanti sono chiamati a responsabilità rappresentative ed amministrative a tutti i livelli. Dall’importanza, dal ruolo, dalla pari dignità riconosciuta a tutti i lavori e a tutti i lavoratori deriva, infatti, direttamente la convivenza civile, la giustizia e la pace sociale.

E’ pur vero che la risposta a quel monito dei padri costituenti non può prescindere dal modello di società in cui si crede e per il quale ci si impegna. Per quanto ci riguarda esistono due modelli di società a confronto; il primo pone al centro del suo essere la giustizia sociale, la solidarietà, la dignità dell’uomo, la promozione della cultura, la diffusione della conoscenza; il secondo è fondato sul profitto ad ogni costo compreso lo sfruttamento del lavoro.

Il Movimento Politico Impegno Civile crede e s’impegna quotidianamento per il primo modello di società ed è profondamento convinto che ha perfettamente ragione l’On. Bersani quando dice che “…..se guardiamo il mondo con gli occhi dei più deboli possiamo fare davvero un mondo migliore per tutti….”

Il Movimento “Impegno Civile”, nonostante la convinzione che le misure fin qui adottate,purtroppo, non sortiranno gli effetti sperati. , non intende rassegnarsi al modello di società imperante in tutti i Paesi industriali e capitalistici, dove il profitto, dio insaziabile, pretende vittime sempre più numerose sulla via di uno sviluppo tecnologico sempre più avanzato, che fa crescere la produzione, ma non l’occupazione, provocando una concorrenza spietata, una guerra fratricida tra poveri, disposti ad accontentarsi anche di un pezzo di pane, pur di provvedere ai bisogni fondamentali propri e della propria famiglia.

Il nostro Movimento sente il dovere di impegnare tutte le sue energie per sensibilizzare le coscienze dei governanti e dei governati, proponendo una autentica palingenesi della cultura politica ed imprenditoriale, che negli ultimi anni si è ispirata al principio del massimo profitto con il minimo investimento, con buona pace della giustizia sociale e della solidarietà umana, che, nostro malgrado, dovrebbe essere radicata nelle nostre coscienze e dovrebbe, pertanto, impedire scelte, decisioni e provvedimenti che offendono la dignità di ogni uomo.

Limitando i confini della nostra analisi, nell’ambito della nostra modesta sfera di intervento, ci siamo sempre battuti ed adoperati perché l’attuale Amministrazione Comunale dimostrasse maggiore sensibilità ed impegno sul tema del lavoro. Abbiamo chiesto che sullo stesso tema si organizzasse una tavola rotonda, alla quale partecipassero con proposte serie tutte le parti politiche, sociali, imprenditoriali e sindacali del territorio.

Ci siamo chiesto ed abbiamo chiesto più volte perché non si offrono strutture abbandonate ed immobili inutilizzati a chi intende investire per creare posti di lavoro soprattutto nel settore dei servizi sanitari.

Perché non dichiarare pubblicamente la disponibilità ad accogliere ed esaminare con immediatezza proposte e progetti per il turismo elaborate da nostri professionisti ingegneri ed architetti.

L’agricoltura con i prodotti tipici locali dovrebbero avere tutto l’impegno e l’interesse dell’Amministrazione Comunale al pari del commercio ed dell’ artigianato.

Sul versante manifatturiero abbiamo imprenditori stimati e rispettati che non avrebbero difficoltà ad offrire soluzioni per una maggiore occupazione.

Le nostre aspettative, purtroppo, ancora una volta sono state puntualmente deluse ed altrettanto vane si sono dimostrate le speranze dei nostri concittadini in una società più giusta e solidale. Molti di loro, infatti, dopo le ripetute cocenti delusioni dell’Amministrazione Comunale e di quella Regionale , si sono rassegnati alla tanto declamata politica del fare,che per i nostri governanti si è ridotta sempre più ad una politica del fare i propri interessi personali e di parte,al punto da consentire ad un nostro illustre candidato governatore alle prossime elezioni regionali di rilasciare dichiarazioni di questo genere:“ Basta con le ideologie,noi ci contaminiamo con tutti “.Dichiarazioni, che non possiamo assolutamente condividere finchè non avremo capito quale ruolo avranno i candidati al Consiglio Regionale espressione di Partiti ed altri soggetti politici e finchè qualcuno non ci avrà spiegato se stiamo combattendo una guerra tra amici senza sapere perché.

In una campagna elettorale che si rivela, in verità, sempre più deludente per la fluidità, la confusione degli schieramenti e negli schieramenti, la ciclica, stucchevole litania di promesse ed impegni mai onorati, la superficialità e l’arroganza delirante di tante dichiarazioni, per il povero elettore pugliese non sarà agevole fare una scelta consapevole e convinta.

Pur tuttavia, l’unica nota edificante delle prossime consultazioni regionali è rappresentata dal solenne, formale impegno assunto dal professor Schittulli, che si è dichiarato pronto a sottoscrivere davanti ad un notaio le sue dimissioni, qualora non riuscisse a realizzare i vari punti del suo programma nei tempi che saranno semestralmente cadenzati.

Sono queste proposte ed intendimenti pubblicizzati dal Movimento Impegno Civile su tutti i siti in tempi non sospetti come parte qualificante del suo progetto politico e delle ragioni stesse per le quali si è costituito.

Per il suo bene, ma soprattutto per il bene ed il futuro della nostra terra auguriamo, ovviamente, all’illustre oncologo di avere fortuna e riuscire nella sua impresa e che altri lo possano imitare, perché i pugliesi non meritano di subire la delusione di altre promesse non mantenute anche perché altri 5 anni di danni irreversibili come quelli subiti ( Ospedale, condotta sottomarina, discariche, ecc.) sarebbero deleteri per il futuro di questa nostra Città.

IL COORDINATORE

F. FIORITO

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