Oggi su Leccesette “Deposito di scorie nucleari, Salento tra i pochi siti idonei in Italia” richiama un tema chen appare attuale ma che mette al centro delle attenzioni “mediatiche” il territorio di Nardò come possibile sito di stoccaggio di scorie nucleari. Noi dell’Ora, come nostro costume e sensibili alle problematiche che trattano il territorio come bene comune primario, ci siamo spesi ancor prima con un documentato “report” .

 

Vi ricordate delle note scorie nucleari e del potenziale sito di stoccaggio a Nardò? Ambientalisti e populisti locali cercarono non poco di sensibilizzare la casta locale delle potenzialità nefaste che un deposito cosi discutibile potesse essere individuato in un territorio, quello neritino, a pseudo vocazione: agricola, turistica e ambientale. Una tosta tegola sulla testa di chi ha promesso e propagandato l’illusione di potenziare questo luogo con strutture ricettive di prim’ordine e poi ha perso di vista il nemico alle porte. Non pare che la pensi cosi il consigliere Antonazzo che in tempi non sospetti ha denunciato il potenziale pericolo e che un articolo su Telerama news ha riesumato l’annosa vicenda.

Lettera aperta non solo al primo cittadino ma tutta la coalizione di maggioranza e di quello sparuto manipolo di temerari della minoranza.

Egregio Sindaco, seguo da diversi mesi l’evolversi della vicenda sullo stoccaggio delle scorie nucleari in quanto dalle notizie assunte attraverso i media a più riprese, è stata indicata la campagna dell’Arneo come uno dei luoghi più consoni per essere candidato, a causa di una vasta depressione a nord dell’abitato, al confine con la provincia di Taranto. 
Dovrebbe arrivare in questi giorni, ai ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, la Carta delle aree potenzialmente idonee a ospitare il primo deposito italiano per le scorie nucleari
La notizia arriva dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione ambientale che lo scorso 17 giugno ha ricevuto la mappa da Sogin, la società di Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari e della gestione dei rifiuti radioattivi in Italia.
La strada per la scelta del sito è comunque ancora lunga. Secondo un prospetto del ministero dell’Ambiente, dopo la comunicazione di Ispra e il nulla osta dei due dicasteri coinvolti (che dovrebbe arrivare entro agosto), la mappa sarà resa pubblica da Sogin nel mese di settembre 2015. Da lì partirà una fase di consultazione di 120 giorni, per la raccolta di osservazioni e proposte tecniche da Regioni, enti locali e stakeholder. 
A gennaio 2016 la stessa Sogin organizzerà un seminario nazionale per la discussione delle proposte tecniche, il cui termine di presentazione scadrà nel mese di febbraio. Sulla base delle osservazioni raccolte si arriverà ad aprile con una versione aggiornata della mappa.
Inutile affermare che se questa ipotesi dovesse concretizzarsi penalizzerebbe o meglio  annullerebbe qualsiasi prospettiva di sviluppo del territorio (a vocazione agricola, turistica ed enograstronomica) sia dal punto di vista del turismo di qualità ultimo reale baluardo in grado di dare risposte importanti anche sul piano occupazionale, sia da quello industriale, economico e sociale fortemente in crisi.
Ritengo opportuno non abbassare la guardia, interessare immediatamente tutti i referenti politici istituzionali ai vari livelli affinché tutelino gli interessi di questa città e diano notizie certe sul coinvolgimento o meno di questo territorio nel progetto di stoccaggio di cui sopra.
Ritengo necessaria la discussione in commissione ambiente allo scopo di sensibilizzare tutti gli amministratori di questa città sulla delicata problematica; ribadire la nostra contrarietà a far sorgere nel nostro territorio un deposito nucleare attraverso un delibera ad hoc laddove ne ricorrano i presupposti ed eventualmente scrivere un ordine del giorno da sottoporre all’attenzione della Consiglio, Giunta, di tutti i partiti di maggioranza e opposizione e le associazioni di categoria. 
Molte Cordialità
Il Presidente  Commissione Ambiente-Sviluppo e Pianificazione del Territorio Consigliere con delega alle “Politiche sulla Sicurezza” f.to Salvatore Antonazzo

 

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