LECCE (CdS)- Dopo 30 giorni di fermo da lunedì 18 ottobre i pescherecci che praticano la pesca a strascico e volante dal sud Puglia (Brindisi, Gallipoli e Taranto) allo Jonio e lungo tutto il versante tirrenico della penisola sino ad Imperia ritorneranno a calare le reti in mare per dare il via alla nuova stagione di pesca.
Resta in vigore (DM 17 luglio 2015) l’obbligo di fermo dal 1 ottobre al 30 novembre del pesce spada; la taglia minima per ogni esemplare catturato è di 140 cm. (con il rostro) o 90 cm. (in assenza del rostro). L’interruzione che impone il temporaneo «fermo biologico» è stata voluta nel 1986 dall’Unione Europea per favorire il ripopolamento ittico per consentire agli `amanti delle grigliate´ di rifornirsi di un pescato più pregiato.
Dal canto suo, Coldiretti Impresapesca sostiene che «il provvedimento cade in un momento difficile per le marinerie, le quali negli ultimi 30 anni hanno perso il 35% delle imbarcazioni e 18.000 posti di lavoro».
Ed ancora per Coldiretti Impresapesca «nei primi tre mesi del 2015 sono stati importati in Italia oltre 233 milioni di chili di pesci e crostacei, molluschi e altri invertebrati acquatici con un aumento del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (dati Istat)».(CdS)