Riceviamo e pubblichiamo l’ordine del giorno presentato dal consigliere regionale , Ernesto Abaterusso con argomento la richiesta di fondi per la bonifica della discarica di Catellino.

 

 

Ernesto ABATERUSSO

Al Signor Presidente

Consiglio Regionale

SEDE

ORDINE DEL GIORNO

Oggetto: discarica di castellino. Siano garantiti gli strumenti economici per la bonifica dell’area

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO CHE:

– Nel Comune di Nardò, in località “Castellino” a ridosso dell’abitato, è ubicata l’ex discarica per R.S.U. autorizzata dalla Provincia di Lecce con deliberazioni della G.P. n. 1375 del 9.6.1992 – 1° lotto – per una capacità di 210.000 mc, rinnovata con delibera della G.P. n. 2881 del 31.8.1993; n. 1 del 3.1.1995 – 2° lotto – per una capacità di 308.000 mc; n. 106 del 10.2.1997 – 3° lotto – per una capacità di 172.000 mc, e successivi ampliamenti e sopralzi autorizzati in fase di gestione Commissariale per 80.000 mc (decreto CD n. 92 del 10.8.2001), 27.000 mc (decreto CD n. 238 del 31.7.2002), 18.000 mc (decreto CD n. 20 del 19.9.2002), e 300.000 mc. (decreto del CD n. 340 del 30.10.2002)

– Con decreti del CD n. 33 del 29.12.2004 e n. 40/CD del 31.7.2006 è stato ulteriormente prorogato l’esercizio dell’impianto sino al 15 novembre 2006, stabilendo che oltre tale data avrebbe avuto avvio la fase di chiusura definitiva, da concludersi entro il 30.1.2007, circostanza mai verificatasi;

– L’impianto, nato in origine per soddisfare le esigenze di un bacino di utenza di appena 7 comuni, nella fase dell’emergenza ha accolto i rifiuti dell’intera ex ATO Le/2 costituita da ben 46 comuni;

– A seguito dell’entrata in funzione degli impianti complessi per la chiusura del ciclo dei rifiuti dell’ex ATO Le/2, l’ex discarica è stata dismessa e appare abbandonata a se stessa;

– Più volte negli anni il Comune di Nardò, sia nella persona del Sindaco che attraverso i suoi rappresentanti all’interno dell’assemblea e del Consiglio di Amministrazione dell’ATO, ha sollecitato alla Provincia di Lecce l’esecuzione di maggiori monitoraggi e controlli e l’acquisizione di garanzie finanziarie idonee per la chiusura dell’impianto, e richiesto al Commissario per l’emergenza e all’ATO i provvedimenti di approvazione dei progetti di adeguamento al D.lgs 36/03, oltre alla fissazione delle tariffe di conferimento finalizzate a garantire l’equilibrio economico della gestione e la corretta chiusura dell’impianto;

– Ad oggi, a oltre 8 anni dall’approvazione del progetto di adeguamento al D.lgs 36/03, intervenuta con Decreto del C.D. n. 307 del 13.11.2006, nessuna certezza esiste di fatto sulla definitiva messa in sicurezza dell’impianto, né tanto meno sui relativi tempi;

– A seguito dell’Ordinanza del C.D. n. 40 del 31.7.2006 la discarica di Castellino ha cessato di ricevere rifiuti dal 31.1.2007;

– Nelle more è inoltre intervenuta la sentenza del TAR Lecce n. 1897 del 14 novembre 2012, pronunciata nel giudizio promosso dalla Società Mediterranea Castelnuovo 2 S.r.l. contro il Commissario per l’emergenza ambientale in Puglia, il Consorzio Ato Le/2, il Sindaco di Lecce nella qualità di Commissario ad acta per l’Ato Provincia di Lecce, e del Presidente dell’ex Ato Le/2 nella sua qualità di Commissario liquidatore della medesima e degli altri soggetti nelle more subentrati e subentranti nelle funzioni di Commissario delegato per l’emergenza ambientale in Puglia e dell’Ato Le/2, che ha stabilito l’obbligo di pronunciarsi in maniera espressa sulla richiesta avanzata dalla Mediterranea Castelnuovo 2 in ordine alla determinazione delle tariffe di conferimento nell’impianto, anche questa rimasta – per quanto è dato di sapere – inattuata;

CONSIDERATO CHE:

– L’ex discarica di Castellino continua oggi a rappresentare la più importante emergenza ambientale del territorio di Nardò, e tutti i problemi connessi alla sua mancata messa in sicurezza finale si ripropongono periodicamente con la loro drammatica urgenza, come è avvenuto a seguito dell’incendio verificatosi il 22 agosto 2011 e con i parametri non conformi di elementi come il Nichel rilevati ultimamente nei pozzi spia;

– La Provincia di Lecce ha convocato per il 28.2.2013 una Conferenza dei servizi per l’esame delle problematiche relative alla chiusura dell’impianto con riferimento alla procedura stabilita dall’art. 12 del D.lgs 36/03;

– Il Dirigente del Servizio Ambiente e Polizia Provinciale nella lettera di convocazione della suddetta Conferenza di Servizi evidenziava, tra l’altro, che a conclusione delle attività di rivisitazione dei provvedimenti che hanno autorizzato la costruzione, l’ampliamento e l’esercizio della discarica in oggetto ed in seguito ai controlli effettuati in sito con l’ausilio della Polizia Provinciale, sono emerse una serie di criticità legate all’applicazione di quanto previsto dal D. Lgs. 36/03 connesse alla complessa situazione, giuridica e di fatto, della discarica in seguito alla cessazione dei conferimenti operata ai sensi delle Ordinanze del Commissario Delegato per l’ESEA;

– Occorre dare attuazione alla Sentenza del TAR che stabilisce l’obbligo di provvedere alla determinazione della tariffa, anche al fine di garantire l’equilibrio economico della gestione, le operazioni di chiusura definitiva dell’impianto e la corretta post-gestione;

– A garanzia della corretta esecuzione dei lavori di chiusura della discarica e degli obblighi di post-gestione è comunque necessario stabilire opportune cautele, da individuarsi – oltre che nella presentazione di idonee garanzie fidejussorie – anche nel versamento diretto degli eventuali oneri aggiuntivi a carico degli Enti locali direttamente alla Provincia di Lecce, con successiva erogazione alla ditta responsabile della gestione per stati di avanzamento successivi;

 

TANTO PREMESSO E CONSIDERATO

SI IMPEGNA IL GOVERNO REGIONALE

– A dare certezza in ordine ai tempi, alle risorse e alle modalità di chiusura definitiva dell’impianto della ex discarica RSU di loc. Castellino;

– Ad attivarsi per l’attuazione della sentenza del TAR finalizzata al reperimento delle risorse necessarie per la definitiva chiusura dell’impianto, in alternativa a garantire con proprie risorse in tutto o in parte la chiusura del sito e la post-gestione dello stesso;

– Affinché siano fissate adeguate garanzie per l’utilizzazione dei fondi per la chiusura e la post–gestione dell’impianto, mediante il versamento diretto degli oneri a carico degli Enti locali direttamente alla Provincia di Lecce, con successiva erogazione alla ditta responsabile della gestione per stati di avanzamento successivi.

Bari, 21 ottobre 2015 Ernesto Abaterusso

 

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