Curioso come si perde facilmente la bussola quando non si ha il senso del tempo che scorre. E’ quello che è accaduto all’attuale assessore al turismo,pro tempore, del comune di Nardò,avv. Maurizio Leuzzi. Come riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 24 novembre 2015 con il titolo: Imposta di soggiorno “tesoretto” da investire nell’offerta turistica.
L’articolista pone al centro del suo articolo la bontà dei 175mila euro frutto del gettito d’imposta sottolineando, con piglio campanilistico ,come Nardo’ abbia superato di appena 5mila euro ,il gettito della diretta concorrente turistica Porto Cesareo pur non possedendo le strutture ricettive della località cesarina. Nulla da replicare per un dato di sicuro interesse.
Non nascondiamo che per la prima volta dal 2012, proprio dal 1°ottobre con il regolamento comunale per la sua istituzione, solo ora a tre anni di distanza si ha la dimensione monetaria del ricavato, (e i precedenti 2013-2014 dove sono finiti ?) come cita il decreto legislativo n.23 del 12 marzo 2011: l’utile deve essere utilizzato per promuovere, recuperare beni culturali e ambientali nonché rinforzare o promuovere servizi pubblici.
Azione che in questo articolo l’assessore, pro tempore, non si risparmia ponendo come desiderata per la prossima stagione estiva, 2016, propositi in : “progetti migliorativi dei servizi offerti”. In particolare:”si va dai trasporti dedicati con guide multilingue, sia nel centro storico che nelle marine, nuove cartine turistiche ecc..”
Insomma buoni propositi peccato però che prima della nuova stagione turistica ci sia di mezzo una nuova elezione amministrativa dove sarà arduo rivedere un assessore al turismo di spessore come l’avv. Leuzzi, sempre che non avvenga un miracolo in Zona Cesarini ovviamente …