L’impopolarità di Risi e Co. dilaga a macchia d’olio tanto che ora si gioca la carta, quasi sicura, delle problematiche sociali, quelle per intenderci del popolo tanto caro al “Che che non C’è” che proprio in queste argomentazioni ha solidificato la sua credibilità elettorale tanto da riscuotere ,a dire dei suoi fidati rivoluzionari, uno strepitoso consenso che associazioni o partiti non sono riusciti a scalfire.
Il “cavallo di troia” con cui Risi sta cercando di penetrare in questo territorio sono problemi suggeriti ,bontà delle coincidenze o quasi, dal consigliere provinciale Siciliano che ha sempre nutrito per questa amministrazione un attenzione particolare tanto da vestire i panni di Mentore proprio ora che l’impopolarità è sulla soglia di allarme rosso! .
Uomo dall’acume strategico che ha saputo in 30 anni di onorato servizio politico farsi carico delle problematiche che hanno tormentato questa città e di cui ancora oggi non c’è una meritevole soluzione, tanto da credere seriamente al “Che che non C’è” ,più pragmatico da arrivare a soluzione certa , dopo la sua proclamazione al “trono” di Palazzo Personè, per dipanare le annose questioni dei suoi elettori …
Attendiamo quindi che questa rivoluzione arrivi quanto prima, non si sa mai che il popolo sovrano si sia veramente scocciato delle solite promesse da marinaio!
Quindi un primo cittadino che imposta la sua ricerca di consensi su un terreno fertile per ritornare a tempo debito e spendersi con discorsi di sinistra(?), ammagliare con il dono oratorio di cui un po’ tutti conosciamo i fini, utilizzando il flusso di denari della provincia che strano a dirsi, in questo periodo storico stanno inondando a fiumi la città.
Non siamo nuovi a questi slanci altruistici di propaganda che ricordiamo ha si valorizzato con vecchi progetti di precedenti amministrazioni di indiscussa utilità sociale come l’area mercatale e la scuola materna di via Marinai D’italia, ma non ha mai preso una posizione, nei suoi quasi quattro anni e mezzo di mandato, per quanto riguarda gli alloggi Ex IACP. Solo un caso? francamente ci crediamo poco.
Solo ora si trovano soluzioni quasi imbarazzanti visto la celerità con cui vengono imbastite e risolte sulla carta elettorale problemi che sino a ieri erano in fondo, ma proprio in fondo, sulla scaletta delle priorità di questa amministrazione uscente?
Il dilemma resta e crediamo che se da un lato i buoni propositi si materializzano con una certa facilità dobbiamo renderci conto di cosa sia questa città dove tra vecchi problemi e nuovi c’è una orticante azione che poco ha da spartire con un altruismo pro tempore … A buon intenditor