Roma – Trentuno anni fa l’attentato nella grande galleria dell’Appennino ai danni del treno rapido n. 904, proveniente da Napoli e diretto a Milano,provoco’ la morte di 15 morti e 267 feriti.
“Fare memoria di quanto è accaduto, anzitutto del ripudio popolare e delle coscienze della violenza terroristica, è un’opera preziosa rivolta alle giovani generazioni che, in questo modo, rafforza le basi su cui poggiano la democrazia e la liberta'”. Lo sottolinea il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato alla Presidente dell’ “Associazione tra i familiari delle vittime della strage sul treno rapido 904 del 23 dicembre 1984”, Rosaria Manzo.
“Nell’anniversario della tremenda strage sul treno rapido 904, che ha spezzato tante vite umane e inciso una profonda ferita nella storia della nostra Repubblica, – afferma Mattarella – desidero esprimere il mio sentimento di vicinanza agli organizzatori e ai partecipanti alle manifestazioni commemorative di Napoli e di San Benedetto Val di Sambro”. “Il vile attentato che sconvolse quel Natale del 1984 – ricorda il Capo dello Stato – aveva come obiettivo la destabilizzazione delle istituzioni e della vita civile del Paese. La matrice terroristico-mafiosa, poi accertata in sede giudiziaria, segno’ un passaggio inquietante nella sequenza eversiva di quella stagione. Ricordare chi perse la vita e il dolore dei suoi familiari e’ giusto. Ricordare anche la reazione della societa’ e l’impegno di magistrati e forze dell’ordine nel fare luce sulle responsabilità. Ed è giusto continuare a cercare sempre la verità, ovunque restino zone d’ombra su mandanti, complicità, finalità. I valori democratici, che erano il bersaglio dei terroristi, restano il fondamento del nostro modello sociale e della stessa possibilità di sviluppo. Difenderli, e renderli sempre attuali, è compito di una comunità viva, che trae dalla propria storia, anche la più dolorosa, insegnamenti e stimoli per migliorarsi”. “Ringrazio l’ “Associazione tra i familiari delle vittime della strage sul treno rapido 904″ per ciò che ha fatto e ciò che continua a fare. Testimoniare e diffondere la cultura della legalità vi rende costruttori di giustizia e di pace. Con sincero senso di solidarietà, rivolgo a tutti voi un saluto cordiale e affettuoso, sicuro di esprimere sentimenti condivisi in tutto il nostro Paese”, conclude Mattarella.
Nel giorno del trentunesimo anniversario della strage anche la Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha inviato ai familiari delle vittime un messaggio di vicinanza e solidarietà. “Ricordare questo atto spietato – con cui la mafia dichiarava guerra allo Stato tentando di scoraggiarne l’impegno contro il crimine organizzato – è certamente doloroso, ma è altrettanto necessario. Un Paese realmente democratico – oltre a rendere omaggio alle persone che furono vittime innocenti di un disegno perverso – deve essere sempre in grado di interrogarsi sul proprio passato, anche nelle sue vicende piu’ torbide”, ha spiegato Boldrini. “Occorre soprattutto spiegare ai giovani – ha proseguito la Presidente – che questa ed altre stragi sono state il prezzo pagato dal nostro Paese, ad una scellerata strategia criminale, e rafforzare in loro un forte senso di indignazione contro ogni forma di illegalità. La strage del Treno rapido 904, segnò l’inizio di una fase molto difficile per il nostro Paese. A quel feroce attacco le Istituzioni e la società civile seppero reagire con determinazione e coraggio, difendendo le ragioni della giustizia e della legalità. Con analoga determinazione e fermezza, ancora oggi – ha concluso – non dobbiamo abbassare mai la guardia a fronte di ogni logica di violenza e di sopraffazione, se vogliamo preservare una convivenza realmente democratica”. (AGI)
(23 dicembre 2015)