Il clamore suscitato dalla vicenda del mammografo d’avanguardia appena installato e giá in procinto di essere spostato a Lecce non desta nessuna sorpresa. Nei giorni scorsi il primo cittadino uscente annunciò sui social network l’arrivo di un mammografo di ultima generazione in pompa magna beccandosi insulti ed improperi da parte di chi gli ricordava di essere il sindaco della chiusura del San Giuseppe Sambiasi.

 

In realtà il servizio di radiologia esistente dell ‘ex complesso ospedaliero si regge sulla graziosa concessione di tecnici di radiologia da parte dell’ospedale di Copertino quindi la radiologia dell’enfatizzato Poliambulatorio di Terzo Livello è all’anno zero sia come dotazione di personale che come dotazione strumentale. Anzi si sospetta che le pressioni, chiaramente propagandistiche, per installare il super mammografo in realtà hanno impedito il rinnovo dei macchinari esistenti che già vantano un lungo periodo di utilizzo.

 

Quindi installare una cattedrale nel deserto non serve a coprire le magagne del fallimentare Protocollo con la Asl che Risi sbandiera in ogni momento. Del resto a furia di protocolli fasulli (come quello che sta perorando per la condotta dei reflui a mare) affosserà Nardò e la qualità di vita dei suoi cittadini. Sarebbe stato più onesto battersi per rinnovare totalmente la dotazione di apparecchi radiologici necessari alla popolazione di Nardó e dei paesi vicini ma le esigenze propagandistiche hanno avuto come al solito il sopravvento. Ciò nonostante il servizio di radiologia di Nardò è risultato il primo per esami svolti tra tutte le radiologie non ospedaliere della ASL di Lecce.

 

Pippi Mellone

Candidato Sindaco

Alleanza per il Cambiamento