È uno scenario agghiacciante quello che Nardò si trova a vivere nelle ultime ore. Venerdì mattina (29 gennaio n.d.r), durante il Consiglio Comunale al Palazzo di Città, si è votato sulla condotta sottomarina che vedrà lo scarico di reflui (o MERDA come dir si voglia) di Porto Cesareo nel mare della nostra bellissima città.
Dopo campagne, manifestazioni, accorati appelli, raccolta firme per referendum (ben 3.500) e pareri sfavorevoli alla condotta da parte di professionisti interpellati sulla questione, il consiglio ha deciso, con 12 voti favorevoli (risi e i suoi) 8 contrari (capitanati da mellone) e 2 astensioni (che sono peggio dei favorevoli) , di dare un calcio alle volontà sacrosante dei neretini e di dare in pasto ai pesci succulenti scarichi fognari dei cugini di Porto Cesareo che, sentitamente, ringrazieranno continuando, tra l’altro, a godere delle loro acque linde e cristalline.
Per non parlare del mammografo di ultima generazione di cui tanto si sta discutendo, in questi giorni, sulle testate giornalistiche. Il macchinario è stato promesso e consegnato salvo poi essere stato ripreso e portato a Lecce per mancanza di personale tecnico addetto all’utilizzo.
Ma vogliamo farci ancora del male e riportare alla mente (ed alle tasche) di tutti la questione TASI. Aliquota portata alle stelle per risanare chissà quale debito o per aumentare fondi per chissà quale opera pubblica.
Tirando le somme ci accorgiamo che nonostante la densità demografica del nostro Comune (II dopo Lecce), non disponiamo di una struttura ospedaliera nonostante questa vi fosse e fosse funzionante. Non disponiamo di un Tribunale nonostante questo vi fosse, fosse maestoso e funzionante. Avevamo la fortuna di “disporre” e godere di un mare da cartolina e di paesaggi mozzafiato e sono riusciti a rovinare e distruggere anche quello.
Questo è il quadro attuale di una città che amiamo e che vediamo affondare per mani di persone che non ci rappresentano.
Nardò ha bisogno di cambiare veste, di svecchiarsi da chi è ancorato a poltrone, giochi di potere e sporchi interessi. Occorre dare spazio a chi, invece, con modestia e tenacia, possa lavorare sodo ad una nuova rinascita nell’interesse vero della gente comune.
Augusto Greco
Riprendiamoci Nardò
Con Pippi Mellone sindaco