Con il MoVimento 5 Stelle ad amministrare la Città di Nardò per i prossimi cinque anni, finirà l’era del clientelismo e inizierà quella delle istituzioni al servizio della collettività.
Sono tante le proprietà immobiliari intestate al nostro Comune ma si continuano a pagare affitti d’oro a danno dei cittadini contribuenti. Se avessero trasferito anche solo l’Ufficio Urbanistica in edifici di proprietà del Comune, oggi avremmo risparmiato oltre 140.000,00 euro a vantaggio delle casse comunali.
Con Atto rep.5708 del 27/05/2009 l’azienda ALIGROS S.p.A. stipulava con il Comune di Nardò una Convenzione urbanistica con oggetto il comparto A4 del Piano Particolareggiato per l’insediamento delle nuove attrezzature di livello urbano, approvato con D.R. n° 3 il 16/01/1998.
La convenzione disponeva alcuni interventi a cura e spese dell’Azienda su aree comunali e precisamente: la sistemazione del piazzale a parcheggio antistante il fabbricato di proprietà, come previsto dall’art. 3 della Convenzione citata, per un importo presunto, risultante dal progetto preliminare approvato, pari ad € 94.229,00; la realizzazione di opere connesse all’attuale area mercatale, come previsto dall’art. 4 della Convenzione, per un importo presunto, risultante dal progetto preliminare approvato, di € 577.213,67.
In alternativa alle lavorazioni anzidette, l’art. 14 contemplava la possibilità per il Comune di Nardò, da esercitarsi entro sei mesi dalla data di sottoscrizione, di richiedere la cessione di porzione dell’immobile in costruzione su Via Gallipoli angolo Via A. Volta.
Con Atto aggiuntivo, approvato con deliberazione dal Commissario Straordinario (nelle funzioni del Consiglio comunale) n. 21 del 27/01/2011, il Comune di Nardò applicava formalmente quanto previsto dall’art.14 e chiedeva la cessione in diritto di proprietà di parte del costruendo immobile dell’Azienda ALIGROS ovvero circa mq. 450,00 con destinazione ad uso ufficio collocati al piano primo e mq. 150,00 circa con destinazione ad uso deposito posto al piano interrato.
Le opere di costruzione del fabbricato terminavano nell’anno 2012 e in data 19/03/2013 il Condominio denominato “Arca Palace” di Via Gallipoli otteneva il Certificato di Agibilità n.21/13, concedendo di fatto al Comune di Nardò l’immediato godimento delle unità immobiliari.
Le caratteristiche intrinseche ed estrinseche degli immobili acquisiti sono confacenti ad ospitare gli Uffici pubblici di Via Volta, oggi sede in affitto del Settore Urbanistica – Ambiente e che costa ai cittadini di Nardò circa 50.000,00 all’anno.
Tuttavia l’immediato trasloco degli uffici non avveniva per gli effetti contrattuali in mora al Comune di Nardò qualora questo ultimo fosse venuto meno agli accordi di affitto, sebbene i cittadini auspicassero un trasferimento stante che proprio l’Ufficio che rilascia i certificati di agibilità sugli immobili risiede in edificio non accessibile ai diversamente abili, non rispetta le norme antincendio e di sicurezza. In poche parole, lo stabile di Via A. Volta n. 47 oltre a costare un botto alla comunità non è agibile per il suo impiego e a risaltarne l’inadeguatezza erano proprio i nuovi locali acquisiti dalla ALIGROS S.p.A.
La legge n. 137 del 13 dicembre 2013 introduceva uno dei primi emendamenti scritti dal MoVimento 5 stelle, noto come “norma sugli affitti d’oro”, e dava piena facoltà alle pubbliche amministrazioni di disdire i contratti di affitto stipulati con privati. Pertanto, i neretini si vedevano già trasferito l’Ente urbanistica presso i nuovi locali acquisiti, con conseguente diminuzione della spesa pubblica, ma il trasloco scontato, e tanto auspicato, tardava ingiustificatamente a concretizzarsi.
Poiché il Governo targato PD e riformisti di NCD, con Decreto legge n. 66 del 24/04/2014, disponeva alle P.A. come termine di preavviso verso i locatori il 31 luglio 2014, previsto invece al 31 dicembre nell’emendamento Fraccaro, e stante l’inspiegabile immobilismo dell’Amministrazione Risi, in data 22 luglio 2014 registravamo al protocollo istanza di appello al Sindaco affinché si adoperasse, per i cittadini di Nardò, ad annullare gli affitti d’oro e chiedevamo, ancora, di rendere pubbliche le locazioni passive, come disposto dall’art. 30 del D.Lgs 33/2013, cosicché tutti i cittadini potessero monitorarle e con noi esprimersi nella piena manifestazione e adesione partecipata ai processi politici e sociali.
Inutile ricordare il nulla cosmico di Risi in merito alla vicenda fin qui ricostruita. Dal marzo 2013 ad oggi questa Amministrazione ha sprecato oltre 140.000,00 euro di soldi pubblici che sarebbero potuti essere reinvestiti nelle scuole dei nostri figli per renderle un po’ meno decadenti o magari per dotare gli uffici comunali di strumenti tecnologici all’avanguardia. Oppure portare quei servizi primari a coloro i quali, pur avendoli già pagati versando gli oneri di urbanizzazione, continuano a vederseli negati, come ad esempio i residenti in Località “Pagani”, o ancora facendo la cosa più semplice e vale a dire abbassare le tasse comunali oggi ai massimi storici.
Questa assurda Amministrazione oramai non ci sorprende più e ci è lecito pensare che il tanto sperato trasferimento degli uffici pubblici possa essere programmato in vista dell’imminente campagna elettorale e tale assurdo sperpero di denaro pubblico potrebbe essere addirittura camuffato come un grande risultato del Sindaco Risi.
Noi al governo della Città avremmo sfruttato tutte le occasioni pur di risparmiare denaro pubblico e reinvestirli per il bene della collettività poiché questo modus operandi è la prerogativa del MoVimento 5 Stelle.
Sebastiano Francone
Marco Indraccolo