Io sottoscritto Dott. Antonio Benedetto Vaglio, nella pienezza delle mie qualità mentali e fisiche, ho
DECISO
preso atto della modestia delle altre candidature, quattru agnuni di picca esperienza, che è assolutamente improcrastinabile la mia discesa in campo per un felice e più roseo futuro della città di Nardò.
Le altre candidature, infatti, non porterebbero a nessun risultato e la città sarebbe condannata, per i prossimi quattro anni, ad uno stato peggiore di quello in cui oggi versa, ca praticamente sta fonda no bi dicu intra ce cosa!
Ormai Nardò è stata privata di tutti i servizi essenziali, l’Ospedale in primis, e, dopo quanto sta emergendo con riferimento alla discarica, si prepara ad accogliere un altro “portafiori letale”, quale potrebbe rivelarsi, una volta realizzata, la condotta dei reflui fognari sversante nel mare.
Tutti i cittadini di Nardò mi sono testimoni della buona amministrazione che ho posto in essere nelle mie precedenti sindacature e non dimenticheranno mai di fitienti di cospiratori che mi mandarono a casa nell’ultima, non consentendo, in tal modo, il completamento delle tante opere –mote, mote, mote– che avevo programmato.
Mò ci diventu sindacu antorna, scusate l’italianismo, appena ridiventerò Sindaco, (perché sono sicuro che i miei concittadini mi premieranno un’altra volta!) provvederò a cambiare Nardò, la mia città che tanto amo.
– Per prima cosa impedirò la realizzazione di dru tubu mefiticu ca olinu cu facinu cu mena li reflui a mare;
– poi nd’aggiu lliare dri cazzu di strisce blu ca sta facinu mpaccire li neretini, perché i parcheggi di tutte le strade principali sono vuoti mentre nelle vie secondarie, più strette, no si camina chiui;
– poi aggiu fare il porto turistico e tutti gli impianti sportivi, specie dru palazzetto nfitisciutu ca ha straccatu tutti e la piscina noa;
– devo sistemare Porto Selvaggio e tutto il comparto turistico;
– li scole onu turnare belle e importanti comu prima, e no che i nostri ragazzi vanno a iscriversi al liceo scientifico di Galatone che tutti dicono essere all’avanguardia;
– le tasse sugli immobili, ca lu sindacu di mò ha purtatu allu massimu, devono scendere al minimo così come, tantu cu ndi capimu, la tassa sulla spazzatura;
– l’Ospedale deve avere almeno un pronto soccorso super attrezzato con collegata una sala operatoria funzionante per tutte le emergenze sanitarie più gravi.
Detto questo, consentitemi di programmare una cosa che piace tanto anche a me: una pista da ballo comunale, all’aperto, dove tutti potranno andare a ballare cu quattru sordi perché, ormai, i biglietti di ingresso alle discoteche costanu n’uecchiu di fronte!
E poi farò tutte le altre cose che servono alla città che qui, per motivi di spazio, non posso riportare.
Tanti saluti a tutti e no bi scirrati ca ci encu io cangiu Nardò.
Na forte stretta di manu
il vostro Antonio Benedetto Vaglio