Ciò che il Consigliere afferma, nella Gazzetta del Mezzogiorno del 18/09 scorso, non è per niente condivisibile, in quanto non si può continuare a prendersi gioco dei cittadini ignari ed indifesi.
Il Consigliere, forse, non è informato che Nardò, già da anni, possiede un Presidio ambulatoriale distrettuale. Era ubicato nella Zona 167 e, tale e quale, è stato trasferito nell’ex Ospedale “San Giuseppe – Sambiasi”.
Il Consigliere parla di “un ospedale di comunità con posti letto per pazienti non acuti”, ignorando che, dopo la chiusura dell’ex ospedale, già esistono posti letto, dove vengono ricoverati pazienti “non acuti”, ovvero cronici, provenienti dalle case di riposo del circondario, dai nosocomi vicini e persino pazienti tracheotomizzati provenienti dai reparti di rianimazione.
Quali sono le novità e le proposte efficaci ai bisogni di salute dei cittadini?
E’ vero che, per il Piano di Riordino della Regione Puglia, gli ospedali dovevano essere ridotti, ridimensionati, ma solo dopo un’attenta analisi del rapporto territorio/abitanti, della produttività, dello studio della prevalenza e dell’incidenza delle patologie sul territorio.
Nardò aveva ed ha tutti questi requisiti, visto che, nel Salento, è anche ai primi posti nelle statistiche delle patologie oncologiche!
Una proposta nuova ed unica sarebbe solo quella di un ridisegno, da parte della Regione, della mappa delle opportunità di cura da offrire ai cittadini, così come egli stesso propone. In questa mappa occorre valutare anche i parametri demografici, geografici e strutturali.
DIFENDIAMO IL NOSTRO TERRITORIO
Francesco Antico