
Nardò 17 febbraio 2017_ Il comunicato stampa giunto in redazione a firma di Andrea Giuranna (ex Riprendiamoci Nardò), capogruppo appena insediato della nuova formazione politica Giovani in Azione che ieri 16/02/2017 ha preso vita in forma ufficiale all’interno del consiglio comunale sulla necessità di abbattimento immediato dei “Pini d’ Aleppo” di contrada Pittuini ci fa capire in modo più chiaro le ragioni della nascita di questo nuovo gruppo. Questa amministrazione che naviga in un mare quotidiano di errori commessi ha un impellente bisogno di distogliere l’attenzione sui personaggi ,usando un termine calcistico, già ammoniti per non correre il rischio che gli stessi possano essere esclusi , in caso di ennesimo cartellino, dalla partita in corso.
A questo nuovo gioco richiesto, a cui si prestano i tre neo consiglieri di Giovani in Azione, sicuramente avrebbe ricevuto un Veto assoluto dal vecchio gruppo di appartenenza Riprendiamoci Nardò ed ecco spiegata la causa, sinora incompresa anche dopo il breve comunicato in consiglio comunale del capogruppo Andrea Giuranna, del distacco avvenuto.
L’evidenza di questa mossa è palese e lampante vista l’immediata visibilità data agli elementi della nuova aggregazione già nella mattinata del loro insediamento con il primo intervento di Augusto Greco (ex Riprendiamoci Nardò) sulla necessità di ritiro di un punto all’ o.d.g.(ordine del giorno) del consiglio comunale di importanza strategica per la nuova stagione balneare ,l’ormai famoso piano coste, e con il successivo succitato comunicato stampa. Entrambe le prese di posizione sono inconcepibili e non si intravedono le reali spiegazioni delle stesse.
Per la mozione sul ritiro del punto relativo all’approvazione del Piano Coste dopo un iter di 5 anni di vecchia amministrazione e di otto mesi della nuova si giunge oggi ad un punto morto e alla necessità di rivedere alcuni punti presenti sui progetti inviati e approvati in sede regionale.
Perplessità sulla genuinità dei lavori svolti sicuramente non sorte nella giornata di ieri e non si riesce a capire la vera motivazione di un attesa così lunga per inserire e mettere a verbale in un consiglio comunale piuttosto che in altra sede più idonea al confronto tecnico sulla questione.
Le stesse azioni sarebbero potute essere messe in discussione nelle riunione dei capigruppo che dovrebbero esistere normalmente in un contesto democratico e non legato a un piano strategico preordinato. Forse richiedere interventi ordinari e non sempre straordinari per questa compagine di governo è chiedere troppo?
Continuando sull’abbattimento richiesto da Andrea Giuranna dei pini di contrada Pittuini a seguito di petizioni dei residenti e da obblighi imposti dagli organi competenti vogliamo ricordare, senza tema di smentite e prima che si possano compiere gli ennesimi errori causati dalla “foga del fare”,malattia acclarata in questa amministrazione cittadina , l’esistenza di una diffida sulla determinazione dirigenziale n. 1091 del 30/12/2016 protocollata in data 13 febbraio a firma di Massimo Vaglio, in qualità di responsabile della L.I.D.A per la provincia di Lecce , e di Giuseppe Mazzeo , come delegato della sezione del litorale jonico leccese della LIPU.
In questa richiesta-attenzione emergono in maniera inequivocabile l’evidente sperpero di denaro pubblico per un’operazione in cui esistono aziende che devono adempiere, per obblighi contrattuali imposti dai capitolati sottoscritti con l’amministrazione comunale, al compito di manutenzione del verde pubblico attraverso personale qualificato e mezzi idonei a proprie cure e spese.
E’ possibile inoltre prevedere un successivo danno erariale per la mancata considerazione sulla stessa delibera del ritorno economico ,senza ombra di dubbio esistente, dalla vendita della legna da ardere ricavata dall’abbattimento dei pini sotto osservazione.
In conclusione ci sentiamo in dovere di dare l’ennesimo consiglio gratuito ai nuovi giovani gladiatori apparsi sulla scena politica cittadina, prima di partire a spron battuto per sostenere cause spinose e che vanno ben ponderate sedetevi a ragionare perchè come ampiamente dimostrato dalle azioni convulse di coloro che risiedono nel governo cittadino “Canis festinans caecos parit catulos”: Il cane o la gatta per la fretta fecero i cuccioli o i gattini ciechi.