Un momento del sit-in di Sinistra italiana contro i voucher all'esterno del Ministero del Lavoro a Roma, 4 marzo 2017. ANSA/GIORGIO ONORATI
Un momento del sit-in di Sinistra italiana contro i voucher all’esterno del Ministero del Lavoro a Roma, 4 marzo 2017. ANSA/GIORGIO ONORATI

ROMA 18 MAR_(ANSA) Via libera dal consiglio dei ministri all’abolizione dei voucher.  “Useremo le prossime settimane per rispondere ad una esigenza che certamente l’eliminazione dei voucher non risolve, per una regolazione seria del lavoro saltuario e occasionale”, ha detto il premier Paolo Gentiloni, al termine del Cdm. “Abbiamo abrogato le norme su voucher e appalti – ha aggiunto il premier – nella consapevolezza che l’Italia non aveva certo bisogno nei prossimi mesi di una campagna elettorale su temi come questi e nella consapevolezza che la decisione è coerente con l’orientamento che è maturato nelle ultime settimane in Parlamento”.

Per Gentiloni, “dividere il paese tra chi demonizza lo strumento dei voucher e chi ne voleva circoscrivere i limiti sarebbe stato solo un errore per l’Italia. Ora si libera il tavolo da una discussione ideologica che non ci avrebbe aiutato e che conferma il nostro impegno per regolare il mercato del lavoro”.

“Lo strumento dei voucher si era deteriorato e non era uno strumento attraverso il quale, se non per situazione molto specifiche, si poteva dare una risposta efficiente e moderna. Avevamo la risposta sbagliata ad un esigenza giusta e all’esigenza ora ci rivolgeremo con un confronto già nelle prossime settimane con le parti sociali e il Parlamento”, ha proseguito il Presidente del Consiglio.

Poletti ha spiegato che i voucher potranno essere acquistati entro l’anno. Quanto ai tempi della conversione, il ministro ha detto che “è presto per capire i tempi, abbiamo usato il lavoro della commissione e ora i tempi della discussione saranno quelli della discussione parlamentare. Certo noi pensiamo che bisogna convertirlo presto”.

Soddisfatta la Cgil con la segretaria generale, Susanna Camusso:  “Se come appare il governo farà un decreto nel quale dà risoluzione ai quesiti referendari, sia sul tema dei voucher che degli appalti, nel momento in cui sarà trasformato in legge, considereremo questo un grande risultato e quindi esattamente l’obiettivo che ci siamo proposti con i quesiti referendari”.  “Fino ad allora – ha concluso – continueremo con la campagna elettorale”. “Bisogna in questi casi avere molta pazienza e sapere come stanno esattamente le cose”.

Diversa l’opinione della Cisl:  la decisione del Governo di eliminare i voucher per il lavoro accessorio è “tutta politica ed incomprensibile dal punto di vista del merito”, dice il segretario confederale della Cisl Gigi Petteni. “Da anni come Cisl abbiamo sostenuto la necessità di interventi precisi e modifiche mirate per evitare il ‘deterioramento’ del sistema voucher – ha proseguito – il Governo è stato sordo ed ottuso, non ci ha mai ascoltato. Per ragioni prettamente politiche- conclude – è passato dal ‘tutto’ al ‘niente’, il contrario di quello che fanno i riformisti e che invece fanno gli inaffidabili”.

 

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