Nardò 27 aprile_di COSIMO POTENZA_ Lo statuto nazionale del Partito Democratico individua due soggetti quali elettori/trici nelle diverse espressioni di vita democratica interna al partito stesso. Nell’art 2 del sopracitato regolamento possono esprimere un voto nelle sedi indicate dagli organi direttivi sia gli iscritti che i simpatizzanti e possibili elettori.
Nel secondo caso il comma 3 dello stesso articolo precisa che si possono recare al voto coloro che si dichiarino disposti a seguire la proposta politica del partito, sostenerlo nelle elezioni e soprattutto essere iscritte nell’Albo pubblico degli elettori ed elettrici. Questa ampia libertà agli intenti individuali con la sola accettazione delle precedenti prescrizioni trova un veto e una forma di diniego netta nel comma 9 della stessa norma per l’impossibilità a essere iscritti nell’Albo degli elettori alle figure che appartengono ad altri movimenti politici o iscritte ad altri partiti politici o aderenti, all’interno delle Assemblee elettive, a gruppi consiliari diversi da quello del Partito Democratico.
Questa nota per una precisazione dovuta a tutti coloro che pur appartenendo a partiti, movimenti e ideologie diverse volessero recarsi domenica 30 Aprile a delegittimare il voto, per le Primarie nazionali, espressione sicuramente interna al Partito Democratico . Un comportamento eticamente corretto nei confronti degli avversari politici era alla base degli, a volte anche esacerbati. scontri dialettici tra le diverse parti avverse nel contraddittorio ideologico di un tempo, ma mai e poi mai si è giunti a un’ingerenza attiva e consapevole negli affari interni di un movimento o di un partito come sta avvenendo oggi nella nostra città. Un’azione che allontana completamente la coerenza dalla scena amministrativa attuale per sdoganare ai massimi livelli le parole “inciucio” e scambio di interessi , su questo argomento le espressioni usate nel post di incitamento ad andare a votare per Emiliano dal Sindaco Mellone sono tanto esplicite da non consentire alcun dubbio.
Cosa dire inoltre della cocente delusione subita dai sostenitori di questa compagine al comando della città, insediata da poco meno di un anno a Palazzo Personè, che hanno ascoltato incessantemente frasi, durante la campagna elettorale, tipo taglio netto con le manovre della vecchia politica e programmi all’insegna della massima “trasparenza” e oggi si rivedono coinvolti in situazioni ancor peggiori di quelle già vissute sino a ieri? La nostra Redazione è stata abile a cogliere con le mani nella marmellata la nuova amministrazione e ora davanti a queste regole certe sopra elencate sarebbe opportuno che tutti coloro che sono coinvolti nell’ambito del governo cittadino e hanno manifestato la volontà di presenziare e di supportare il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano facessero un doveroso passo indietro.
L’ex Sindaco Avv. Marcello Risi in questo campo ha regalato, appena ieri, una lezione di etica che difficilmente potrà essere ribadita dai componenti del nuovo direttorio che continuano a voler partecipare, ignorando le regole, al voto di domenica 30 Aprile evidenziando così un diverso spessore politico con il consigliere uscente. Questi ultimi,infatti, ci hanno spesso dimostrato di rispondere con attacchi inconsulti quando si sono resi colpevoli di errori palesi e pensare che adesso, a capo chino, possano recitare il Mea Culpa ammettendo pubblicamente l’equivoco in cui sono cascati ci appare alquanto improbabile.
“Non giudico le persone dai loro errori ma dalla loro voglia di rimediare” Bob Marley