Nardò 16 ott:_ di Cesari & Greco_ Dalla rivoluzione culturale al Principato di coalizione trasversale, Il patto di ferro con il Pd di Emiliano e l’alleanza locale con i secessionisti di Pagliaro. Qualcuno sospettava che fosse Grillino in realtà Mellone si profila sempre più come lo “All You Can Eat” della politica locale. Un po con tutti all’occorrenza ( ma per il Bene di Nardò s’intende).
Il Sindaco Mellone poco più di un anno fa conduceva alla vittoria “l’Alleanza per il Cambiamento”, una squadra composta già all’epoca da svariate e contrastanti anime politiche. A diciassette mesi di distanza, nella maggioranza melloniana, sono comparse però altrettante e variegate sigle.
Una galassia di partiti e movimenti che vede all’interno della maggioranza esponenti del Pd mascherati da fronti, ex sindaci camaleontici ed ex amministratori restaurati per l’occasione. Cambiare tutto per non cambiare niente. In un anno di Governance cittadina Mellone è stato in grado di smantellare l’obiettivo primario che si era posto in campagna elettorale: mai con chi ci ha governato prima.
L’eccesso di garbo istituzionale nei confronti di Emiliano altro non è che un vero endorsement verso il Governatore Pugliese e verso l’assessore Loredana Capone, figura utile in tutte le stagioni politiche, sopratutto per inaugurare Musei già inaugurati, della Preistoria appunto!
L’annuncio in pompa magna dell’adesione al Movimento Regione Salento (MRS) di alcuni esponenti della maggioranza di Mellone genera non pochi quesiti sull’operazione avvenuta tra il gruppo di giovani in azione (ex riprendiamoci Nardò) ed ora adepti di Paolo Pagliaro.
I classici giochi della vecchia politica. Sottolineando che a Lecce, Pagliaro, sosteneva il candidato avversario di Delli Noci, quest’ultimo fortemente sostenuto da Mellone anche attraverso una lista di “Andare Oltre”. Trasversalismo patologico?
Attendiamo di conoscere i veri motivi che hanno spinto il Sindaco a defenestrare l’assessore De Tuglie , uomo chiave di Mellone, sostituito poi dall’eterno Mino Natalizio, pluri assessore di moltissime amministrazioni e figura che Mellone non aveva risparmiato di tacciare come seguace della vecchia politica.
In un anno, nella Giunta Mellone, sono avvenute delle insolite sostituzioni, queste ultime senza motivazione alcuna, o un nesso tecnico, logico e politico. E’ un cambio di idee improvviso che, tra un selfie , un comunicato stampa e qualche foto ricordo, non può passare inosservato. Le premesse politiche erano ben diverse,ricordando gli slogan della sua ridondante campagna . Cos’è quello che è avvenuto in un anno e poco più nelle maggioranze di Mellone se non un eccesso quanto incomprensibile cambio plurimo di casacca?
Incomprensibile è anche la liquidazione in 24 ore dell’ex Assessore Plantera, tanto glorificato nella passata stagione estiva, per via del folto calendario culturale e turistico. Nonostante il finto giubilo di Plantera, non riusciamo a comprendere i motivi per i quali un Sindaco che mira a conservare i ruoli dei soggetti meritevoli e capaci, abbia poi sostituito quello che a suo avviso è stato un ottimo assessore.
Il sindaco dovrebbe fare meno scatti fotografici mentre finge di sturare pozzetti , spalare neve o magari salvare gattini sugli alberi . Giusto è occuparsi della cosa pubblica anche con interesse diretto ma nei luoghi deputati a farlo.
E’ giunto il momento di mettere il giusto confine tra ordinarietà e straordinarietà delle azioni amministrative. Non può una politica giovane e carica di idee, almeno sulla carta, basare il proprio operato solo ed esclusivamente su azioni di ordinaria amministrazione spacciandoli per miracoli politici e benché meno attraverso slogan smontati dall’operato del Sindaco e della sua Giunta. Ci spieghi invece, il Sindaco, con parole semplici il perchè nel giro di un anno sia passato da ambientalista a cementificatore nella vicenda Sarparea.
Giordano Greco
Marcella Cesari
Meetup Amici di Beppe Grillo Nardò