OGGETTO: Centro diurno socio-educativo e riabilitativo di via Avetrana. Interrogazione a risposta orale e scritta.
Il sottoscritto Consigliere Comunale Giancarlo MARINACI,
premesso
– che dal 14 aprile al 3 maggio l’Ufficio per l’Impiego di Nardò ha svolto, su richiesta di una cooperativa Sociale di Galatone, un ampio lavoro di preselezione, raccogliendo i curricula delle figure professionali richieste;
– che l’Ufficio per l’Impiego svolge meritoriamente questa attività per incrociare domanda ed offerta di lavoro;
– che nella ricerca si fa riferimento alle seguenti figure professionali:
- educatori professionali ed educatori con almeno tre anni di esperienza nei servizi per diversamente abili;
- 1 figura di assistente sociale;
- Tecnici della riabilitazione logopedisti, psicomotristi, musico terapisti, fisioterapisti;
- Personale ausiliario;
- Coordinatore di struttura in possesso di laurea in educazione professionale;
- Sociologo per sostegno psico-fisico;
- Orientatore professionale nella preselezione
- Nella preselezione si offre contratto a tempo indeterminato o a progetto;
Nell’offerta di lavoro “agli interessati” era detto di “far pervenire il proprio curriculum vitae presso il CPI di Nardò (Le) – Ufficio di preselezione, via San Pietroburgo Nardò – entro il 30 aprile 2017, specificando il codice offerta n° 35/21”, come, in effetti, è avvenuto.
Tutto ciò premesso e considerato,
Il sottoscritto consigliere
INTERROGA
il Sindaco per sapere:
- come mai l’ex mattatoio di via Avetrana, conclusi i lavori di ristrutturazione per 525 mila euro (ottenuti grazie ad un finanziamento P.O. FERS Puglia 2007- 2013), pur apprestandosi a diventare sede del Centro diurno socio-educativo e riabilitativo, in grado di ospitare sino a 30 ospiti, ad oggi risulta ancora chiuso?
- come mai non sono state completate le procedure di preselezione, considerando che all’Ufficio per l’Impiego sono giunti circa 95 curricula;
- con quali criteri si sta procedendo all’individuazione di figure altamente specializzate, considerato che il Centro è destinato a soggetti diversamente abili, tra i 6 ed i 64 anni, anche psicosensoriali, con notevole compromissione delle autonomie funzionali, che necessitano di prestazioni riabilitative di carattere sociosanitario;
- se codesta amministrazione ha previsto adeguati strumenti di controllo, in relazione all’utilizzo dei locali di proprietà comunale allo scopo destinati;
- se la S.V. non ritiene essenziale far sottoscrivere alle cooperative sociali un protocollo finalizzato ad escludere dalle assunzioni figure professionali che siano parenti e/o affini, fino al terzo grado, con amministratori comunali (consiglieri e componenti la Giunta).
Nardò, lì 13/10/2017
Distinti saluti
Il vice presidente del cons. comunale
Giancarlo Marinaci