Nella tarda serata domenica 29 ottobre i militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di lecce hanno bloccato e tratto in arresto, dopo un inseguimento sulla tangenziale,  con l’accusa di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale, Manni Gianluca, trentaseienne di Racale,  già noto alle forze dell’ordine.

l’uomo, poco prima di essere bloccato , unitamente a complice non identificato, si era reso si era reso responsabile di furto di un’autovettura, una Fiat panda,  asportata in Casarano (Le) e, successivamente,  di un gommone prelevando il natante in  Martano (Le).

 

la vicenda ha avuto avvio alle 21 circa quando il passaggio dell’autovettura con il rimorchio ed il gommone e’ stata notata da un conoscente del proprietario il quale ha chiamato per sincerarsi che non vi fossero problemi. il proprietario ha quindi controllato nella sua rimessa constatando che effettivamente ignoti gli avevano asportato il gommone poco prima. l’amico ha quindi iniziato a seguire il gommone allertando le pattuglie dei carabinieri e aggiornandole sulla posizione dell’autovettura con a bordo i ladri.

I carabinieri sono quindi sopraggiunti e hanno intercettato il convoglio ed iniziato un vero e proprio inseguimento. con una pattuglia della compagnia carabinieri di maglie alla quale poi si è aggiunta l’autoradio della compagnia carabinieri di Lecce. 

  L’inseguimento in piu’ di un’occasione ha rischiato di trasformarsi in un concreto pericolo per gli utenti della strada e per i militari stessi, proprio perche’ i due malfattori hanno piu’ volte tentato di far sbandare la gazzella dei carabinieri di Lecce che tuttavia, attuando manovre di sicurezza e’ riuscita piu’ volta ad evitare l’impatto. i malfattori vistisi alle strette e tenuto conto che il mezzo non e’ riuscito a seminare la pattuglia dei carabinieri. i due hanno quindi deciso di fermarsi improvvisamente in tangenziale e darsi alla fuga nei campi. proprio Manni è sceso dall’auto puntando contro militari una pistola tipo mod. Beretta 98, solo in seguito  risultata “a salve” ma priva di tappo rosso, e che solo il sangue freddo dei militari ha evitato si arrivasse a conseguenze più gravi.

Manni Gianluca

Manni infatti ha poi gettato l’arma dandosi alla fuga nei terreni circostanti ma, poco dopo, è stato bloccato ed ammanettato dopo una strenua resistenza. il complice invece, approfittando dell’azione di minaccia con l’arma posta in essere da Manni, si era già dato  alla fuga a piedi facendo perdere le proprie tracce.   

I mezzi dopo essere stati recuperati sono stati restituiti ai legittimi proprietari. l’arrestato invece è stato condotto presso il proprio domicilio su disposizione della Procure della Repubblica del tribunale di Lecce

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