Bari,20 settembre_“L’emergenza che riguarda l’impianto di biostabilizzazione di Poggiardo è solo la punta dell’iceberg. Purtroppo il sistema regionale dei rifiuti è in totale blackout, con gravi ripercussioni su tutti i territori, compreso quello leccese”. Lo afferma il capogruppo del M5S Puglia Cristian Casili in merito alla decisione del sindaco di Poggiardo di diffidare Regione ed Ager per le emissioni odorigene avvertite in città e di bloccare il conferimento dei rifiuti non conformi nell’impianto cittadino.

“Adesso i 45 comuni che smaltivano la frazione umida a Poggiardo – dichiara il pentastellato – dovranno selezionarla e conferirla negli appositi impianti di compostaggio fuori provincia, col rischio di un aumento dei prezzi di conferimento e di un conseguente incremento delle tasse a carico dei cittadini. Questo perché, a causa di una cronica mancanza di programmazione, ci ritroviamo oggi senza un adeguato sistema impiantistico. Il sistema dei rifiuti creato da Emiliano è un cane che si morde la coda. In Provincia di Lecce – continua – manca ancora una sede per il conferimento dell’organico, era stato previsto un impianto di compostaggio a Soleto, ma è stato giustamente respinto dal sindaco. La Regione infatti aveva previsto un grande ed impattante impianto anaerobico, con 50mila tonnellate annue di rifiuto da smaltire. A questo quadro desolante si aggiungono le criticità dell’impianto di Cavallino e la situazione delle discariche di Burgesi e Castellino che, nonostante le promesse, aspettano ancora di essere bonificate e messe in sicurezza”.

Casili torna a chiedere al Presidente Emiliano di pensare a piccoli impianti di compostaggio aerobico di prossimità, con una portata di 3.000/5.000 tonnellate per la produzione di compost di alta qualità.

“In questo modo – prosegue Casili – si incentiverebbero i Comuni a dotarsi di questi impianti, che fungerebbero da deterrenti per quei privati interessati a speculare con grossi impianti anaerobici impattanti sul territorio. Per questa serie di ragioni le promesse di Emiliano e Grandaliano sono tardive e sempre a emergenza in corso. La verità è che ormai siamo a fine legislatura – conclude – e il fallimento del sistema pugliese dei rifiuti voluto da Emiliano è sotto gli occhi di tutti”.