Nardò,7 ottobre_ di COSIMO POTENZA_ La sicurezza delle strutture pubbliche prima di tutto. Un caso fortuito senza  gravi conseguenze per i fruitori del plesso scolastico, quello accaduto non pochi giorni fa e noto a tutti per quanto riguarda il cedimento di una porzione di solaio, le “pignatte” per la precisione ,nell’atrio del plesso scolastico Don Milani in via Crispi a Nardò. Un fatto  che avrebbe avuto conseguenze inimmaginabili se fosse accaduto in pieno orario scolastico e di cui con tutte le sacrosante ragioni genitori e cittadini non sono rimasti silenti visto come i social e le voci in città si sono rincorse con commenti al vetriolo e affini all’indirizzo della giunta Mellone. Ovviamente ,senza perdere di vista il buon senso siamo stati molto attenti a raccogliere i commenti  da diverse parti dove il soggetto di ogni discorso è stata la sicurezza nella nostra locale edilizia scolastica e l’operato dei nostri attuali amministratori. Marginale e come al solito scontato, il compitino fatto a casa dei loquaci detrattori che ancora una volta dimostrano fini meno nobili con il loro spocchioso altruismo unto di deiezioni semantiche che confermano a prescindere  il desiderio smodato di una pulizia per ristabilire ordini di cose e persone che hanno veramente reso sterile questo territorio. Concetto vivo nelle parole del primo cittadino: “Ci hanno consegnato una città in macerie dopo 30 anni passati a grattarsi la pancia e ancora parlano.” Come darli torto se al netto delle polemiche i fatti e solo i fatti stanno dimostrando che pontificare scenari catastrofici ponendo la città alla berlina come fosse sull’orlo della distruzione è quanto mai disonesto. Gli vogliamo rassicurare : La città vive! Anche senza le vostre morbose attenzioni, negative! Ma torniamo alla sicurezza nell’edilizia scolastica. Il caso di via Crispi ha certamente delle responsabilità visto che l’edificio ha subito una ristrutturazione nel 2011 e proprio la zona del cedimento risulta non aver subito una ristrutturazione, atri e corridoi. Insomma quasi a testimoniare di una presunta valutazione superficiale o di altro a cui releghiamo chi di competenza a chiarire .  Resta la sensazione , riprova è l’ultimo post del primo cittadino su face book, che la competenza e una programmazione nella prevenzione sia la panacea di tutti o quasi i mali che affliggono le strutture pubbliche e in particolar modo le scuole.Competenze che ricadono nelle amministrazioni comunali per le scuole di primo grado materne ed elementari e la provincia per le scuole di secondo grado. Competenze certe che una programmazione puntuale e continuativa avrebbe il suo valore aggiunto.Intanto la situazione dell’edilizia scolastica investe una regione e serve a poco, francamente sperare che fiumi o presunti tali di denaro pubblico possano arginare anni e anni di scelte dettate da quel pressapochismo politico che qualcuno,ancora, vuole riesumare antagonista a una voglia, vera, di cambiamento che si percepisce per tutto lo “stivale”. Senza una seria programmazione, competenza e visione d’insieme nessuna prevenzione è sufficiente a garantire la sicurezza …

 

 

 

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