Lecce,8 novembre_ I recenti accadimenti di Lecce rappresentano l’effetto della scelta scellerata, comune a molte città italiane, di ghettizzare le aree attorno alle stazioni. Una consuetudine stupida e pericolosa che rende le stazioni italiane infrequentabili.
Eppure le stazioni sono l’ingresso alla città, il biglietto da visita, il luogo del benvenuto! Per questo subito dopo i fatti accaduti a Lecce (settembre 2018) Andare Oltre ha iniziato a lavorare su una proposta di intervento che fosse valida sia a Lecce sia in altre realtà simili. “Prendersi cura della stazione e del diritto di lavorare e vivere in tranquillità è stato il nocciolo del mio intervento di due settimane fa – dice Massimo Fragola, consigliere comunale a Lecce e segretario provinciale di Andare Oltre – ma in queste condizioni ogni intervento è un palliativo. Il nostro modello, invece, è quello applicato alla gestione degli aeroporti, che ci sembra l’unico in grado di garantire all’utenza la tranquillità di recarsi a scuola o al lavoro, raggiungere un taxi, accedere ai mezzi pubblici o parcheggiare senza difficoltà.
Una scelta che ha bisogno di investimenti e di impegno da parte del governo centrale, in collaborazione con le prefetture e le amministrazioni locali: occorrerebbe applicare una zona cuscinetto attorno alle stazioni (non parliamo solo di Lecce ma anche di altre realtà italiane), con ingressi regolamentati sia per le auto sia per i pedoni.
Lo stesso ingresso alle stazioni e all’area treni dovrebbe essere consentito solo a chi ha un biglietto. Con Andare Oltre – ribadisce Fragola – abbiamo deciso di formulare una proposta da affidare ai parlamentari, perché pensiamo ad una iniziativa corale per giungere a questo risultato. Probabilmente molti signori della casta, abituati a taxi, auto blu ed arei, non hanno la minima idea della sensazione di pericolo avvertita dai viaggiatori né dello stato di degrado in cui sono ridotti i treni.
Oggi le stazioni ferroviarie sono una Babilonia, mettono in pericolo le persone e danneggiano l’immagine delle città”.
“Occorre tolleranza zero sui treni e nelle stazioni ed una rinnovata cura nelle zone adiacenti – dice Pippi Mellone, leader del movimento – serve una azione decisa ed elaborata, che non può essere esclusivamente repressiva. Prendersi cura delle stazioni è necessario per la sicurezza dei cittadini, dei pendolari e dei turisti ma, allo stesso tempo, non possiamo chiudere gli occhi di fronte ai disperati che ne affollano i marciapiedi: bisogna sviluppare sistemi d’accoglienza per i senzatetto e, allo stesso tempo, aumentare la presenza della Polfer sui treni; bisogna intervenire facendo una approfondita pulizia sulle strade vicine alla stazione e creare delle zone ad accesso limitato, come avviene per gli aeroporti. Per questo, il prossimo 16 Novembre, inizieremo una raccolta firme a sostegno delle nostre proposte, partendo proprio dal piazzale della stazione di Lecce”.
Segreteria Provinciale di Lecce