Roma 29 maggio_ (Rai news)_ Servirà ancora qualche giorno per giungere alla decisione se riaprire interamente il flusso tra le regioni, oppure se lasciare indietro alcune o ancora se rinviare la riapertura di una settimana per tutti. E mentre l’orientamento del governo sembra andare verso una responsabilizzazione nella scelta proprio delle amministrazioni regionali, dal coordinamento delle regioni, per voce del presidente Bonaccini, si puntualizza come questo compito sia appannaggio proprio del governo.
Il monitoraggio settimanale L’incidenza settimanale dei casi “rimane molto eterogenea nel territorio nazionale. In alcune Regioni il numero di casi è ancora elevato denotando una situazione complessa ma in fase di controllo. In altre il numero di casi è molto limitato”. Pertanto “si raccomanda cautela specialmente nel momento in cui dovesse aumentare per frequenza ed entità il movimento di persone sul territorio nazionale”.
Non si registrano segnali di sovraccarico dei servizi ospedalieri. Emerge dal monitoraggio del Ministero della Salute. Conte vede i capi delegazione su riapertura Regioni A quanto si apprende, alle 19.30 il premier Giuseppe Conte vedrà i capi delegazione delle forze di maggioranza per discutere della riapertura dei confini tra le Regioni. Stando ai rumors, sarebbero due le date in ballo, il 3 giugno o 7 giorni più avanti. Sul tavolo, inoltre, l’ipotesi di aperture differenziate.
Alla riunione parteciperà anche il ministro agli Affari regionali, Francesco Boccia. Alla riunione, viene inoltre spiegato, prenderà parte anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, che avrà con se i dati del monitoraggio della fase 2, che vanno dal 18 al 24 maggio. Anche alla luce di questi, nel corso della riunione verrà sciolto il nodo delle riaperture. I dati sono stati visionati proprio oggi dal ministro della Salute e verranno condivisi con i colleghi della maggioranza per assumere una decisione che dovrà arrivare entro domenica.