Nella mattinata di mercoledì 4 ottobre sarà possibile visitare uno dei siti archeologici più significativi del Sud Italia, cioè il sito paleolitico di Serra Cicora A, nel cuore del parco di Portoselvaggio. Sarà possibile, inoltre, dialogare con gli studiosi impegnati nelle ricerche finalizzate a comprendere le strategie organizzative dei gruppi di Neandertal e di Sapiens. Si tratta della prosecuzione delle indagini avviate dal prof. Edoardo Borzatti von Löwenstern alla fine degli anni Settanta del secolo scorso, con la collaborazione, mai interrotta, del Gruppo Speleologico Neretino. Oggi, su concessione del Ministero della Cultura al Comune di Nardò, proseguono appunto a cura del Museo della Preistoria di Nardò, all’interno di un più ampio progetto di ricerca finalizzato alla ricostruzione dei paesaggi stratificati dell’area e che definiscono il Distretto della Preistoria di Nardò. Peraltro, per la prima volta un sito nel Salento, all’interno del quale sono in corso ricerche, viene aperto alla fruizione pubblica.

Il percorso di fruizione è riservato prioritariamente alle scuole, ma naturalmente è aperto a chiunque voglia prendervi parte. È promosso dagli assessorati alla Cultura, Pubblica Istruzione, Musei e Urbanistica, Verde pubblico, Parchi e Aree Protette e si svolge su autorizzazione della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio Brindisi e Lecce, in sinergia con l’ufficio Parco del Comune di Nardò e in collaborazione con il Polo Biblio Museale regionale Lecce – Brindisi, il Gruppo Speleologico Neretino e Arif Puglia.

La partecipazione è gratuita. La prenotazione è obbligatoria al numero di telefono 349 6799790 o all’indirizzo di posta elettronica info@museodellapreistoria.com. Informazioni più dettagliate agli stessi recapiti.

“Il Ministero – spiega l’assessore ai Parchi Andrea Giurannaha autorizzato il Comune ad un progetto di ricerca che riguarda l’intero parco di Portoselvaggio e che sta conducendo brillantemente il nostro Museo della Preistoria. Un’indagine che ci darà tante risposte sull’evoluzione del paesaggio e dell’uomo. Siamo fieri del lavoro che si sta facendo. E iniziative come la visita ai siti più significativi del parco, rendono la comunità splendidamente partecipe di tutto questo”.

“Iniziative come questa, con il coinvolgimento delle scuole – aggiunge l’assessora all’Istruzione Giulia Pugliadanno il senso della preistoria come risorsa di comunità e concretizzano il concetto di fruizione di un’area che è un giacimento ricchissimo dal punto di vista archeologico. È nostro dovere, con la irrinunciabile attività del Museo della Preistoria, dare seguito alle intuizioni e alla sete di ricerca di chi per primo, ormai mezzo secolo fa, iniziò a scavare nel passato di Portoselvaggio e quindi di tutti noi”.

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