Ho trasmesso ieri ai Consiglieri comunali e agli Assessori la nota pervenuta dalla Regione Puglia, area Ambiente, relativa alla convocazione del tavolo tecnico sulla realizzazione di una stazione di affidamento per il riuso delle acque reflue e sui lavori di costruzione della condotta sottomarina di Torre Inserraglio (la nota è allegata al presente messaggio).

La riunione a Bari è prevista per dopodomani 3 ottobre e, ritengo, che la serata di oggi e la giornata di domani non siano sufficienti ad approfondire il contenuto e le implicazioni del Protocollo d’Intesa.

Ho deciso, pertanto, di utilizzare la riunione di venerdì per un confronto sulla volontà delle parti convocate, rinviando a data successiva ogni sottoscrizione.

Invito il Presidente della Commissione consiliare Urbanistica e Ambiente e il Presidente della Consulta per l’Ambiente ad adoperarsi per una riunione congiunta della Giunta Comunale, della Commissione Consiliare e della Consulta per l’Ambiente da tenersi mercoledì 8 ottobre alle ore 19,30.

 

Con i migliori saluti

 

Marcello Risi

 

PROTOCOLLO D’INTESA

 

L’anno 2014, il giorno ______ del mese di ___________

tra

la Regione Puglia, Servizio risorse Idriche

e

il Comune di Nardò

e

l’Acquedotto Pugliese S.p.A., di seguito AQP,

e

 

il Consorzio Speciale di Bonifica dell’ARNEO, di seguito denominato Consorzio

PREMESSO

– che l’art. 61 del D.lgs. n. 152/2006, ha attribuito alla Regione, tra le altre, la competenza in ordine alla elaborazione, adozione, approvazione ed attuazione del “Piano di tutela delle Acque”, inteso quale strumento di programmazione e pianificazione finalizzato al raggiungimento degli obbiettivi di qualità dei corpi idrici e, più in generale, alla protezione dell’intero sistema idrico superficiale e sotterraneo;

– che con deliberazione del Consiglio Regionale Pugliese n. 230 del 20.10.2009 di approvazione del Piano di Tutela delle Acque della Regione Puglia, il riuso delle acque reflue rappresenta per la Regione Puglia una delle misure che maggiormente possono concorrere non solo al risparmio di risorsa idrica pregiata, ovvero alla sostituzione dell’approvvigionamento dalle falde nelle aree in cui risulta necessario ridurre i prelievi o limitare il progredire dei fenomeni di contaminazione salina, ma anche alla riduzione degli scarichi inquinanti;

– che il riutilizzo delle acque reflue nell’impostazione del D.Lgs.152/06, rappresenta uno degli strumenti per raggiungere gli obbiettivi fissati dello stesso per la tutela dei corpi idrici tanto che già nell’art.73 (finalità) al comma 2 lettera f) si stabilisce che uno degli strumenti è “l’individuazione di misure tese al riutilizzo ed al riciclo delle risorse idriche”.

– che nel PTA della Regione Puglia è stato, altresì, disposto il prosieguo della fase di verifica tecnica dei recapiti finali, per quegli impianti di depurazione delle acque reflue depurate a servizio degli abitanti la cui individuazione non fosse stata condivisa dalle amministrazioni comunali interessate;

– che durante le predette verifiche è emerso, con particolare riferimento agli agglomerati di Nardò e di Porto Cesareo, che da disposizioni contenute nel progetto di PTA, il recapito finale dell’agglomerato di Nardò era costituito dal mare, attraverso scarico sulla battigia; per l’agglomerato di Porto Cesareo, invece, il Progetto di PTA disponeva, quale recapito finale, la realizzazione di una condotta sottomarina;

– che tale previsione confliggeva con le limitazioni imposte dalle norme istitutive della Riserva Marina le quali, impediscono, nell’area di cui trattasi, ogni modificazione del fondale. In tal senso, difatti, si espresse il Consorzio dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, con prot. n. 121 del 5.04.2006;

– che, per tale motivo, l’agglomerato di Porto Cesareo è stato oggetto di procedura di infrazione 2004/2034 – causa C – 565/10 – in attuazione degli artt. 3, 4 e 10 della direttiva 91/271/CEE, concernente il trattamento delle acque reflue urbane;

– che, al fine di superare tale procedura, si è deciso di confermare, con Delibera di Giunta regionale n. 1827 del 30.09.2008, quale recapito finale dell’agglomerato di Nardò, il mare, ma con condotta sottomarina; mentre, per l’impianto di depurazione a servizio dell’agglomerato di Porto Cesareo, l’effluente da quest’ultimo trattato verrà collettato all’effluente dell’impianto di depurazione di Nardò, intercettato a valle, prima dell’imbocco della prevista condotta sottomarina;

– che il Piano di Tutela delle Acque, approvato con deliberazione n. 230 del 20.10.2009, ha confermato, quale recapito finale dei sistemi fognari-depurativi di Nardò e Porto Cesareo, il mar Ionio, attraverso la condotta sottomarina localizzata in “Torre Inserraglio”;

– che l’opera di collettamento dell’effluente trattato dall’impianto di Porto Cesareo, fino ad intercettare a valle quello trattato dall’impianto di depurazione di Nardò, è stata dichiarata di “interesse prioritario per la Regione Puglia”;

– che con deliberazione n. 1 del 7.02.2011, il Comitato esecutivo dell’Autorità Idrica Pugliese, ha approvato e riprogrammato il Piano Operativo triennale 2010-2012, includendo l’attività di progettazione di opere per la messa in esercizio della rete di fognatura nera, l’adeguamento dell’impianto di depurazione esistente a servizio dell’abitato di Porto Cesareo, la costruzione dell’emissario del depuratore fino allo scarico dell’abitato di Nardò, per un costo complessivo, a totale carico della tariffa, di euro 6.500.000,00;

– che con la deliberazione di Giunta regionale n. 1719 del 2.08.2011, sono state dettate le modalità di attuazione dei progetti di completamento POR Puglia 2000-2006 – Misura 1.1 – Fondo FESR – rientranti, a seguito della ricognizione effettuata, nell’ammontare complessivo delle “Risorse Liberate”;

– che con determinazione dirigenziale n. 51del 26.07.2013, la Regione Puglia- Servizio Tutela delle Acque – ha impegnato la somma complessiva di € 6.500.000,00, in favore del Soggetto beneficiario AQP, per l’intervento P0840 – opere di normalizzazione della fognatura nera ed adeguamento dell’impianto di depurazione e costruzione del collettore emissario a servizio dell’agglomerato di porto Cesareo;

– che, con deliberazione di Giunta Regionale n. 240 del 22 febbraio 2011, la Regione Puglia ha disposto la realizzazione della condotta sottomarina di Nardò, in quanto recapito finale indispensabile per la messa in esercizio dell’impianto di depurazione a servizio dell’agglomerato urbano di Porto Cesareo;

– che con deliberazione della Giunta Regionale n. 1803 del 18.09.2012, il Servizio Tutela delle Acque ha predisposto apposite schede individuali, per ciascun agglomerato oggetto di censura da parte della sentenza della Corte di Giustizia Europea – causa C – 565/10 (per mancato adeguamento alla direttiva 91/271/CEE); tali schede indicano uno specifico “piano d’azione” con cui si individuano le possibili attività da porre in essere nell’immediato e i tempi di esecuzione per il superamento delle criticità contestate;

– che la realizzazione della condotta sottomarina di Nardò, in quanto recapito finale indispensabile per la messa in esercizio dell’impianto di depurazione a servizio degli agglomerati urbani di Nardò e Porto Cesareo, è stata già finanziata valere sulle risorse del PO FESR 2007-2013, Linea di Intervento 2.1-Azione 2.1.2, per un importo complessivo di euro 3.325.000,00;

– che la procedura di valutazione di impatto ambientale e di incidenza della condotta sottomarina si è conclusa con parere di conformità unico del dirigente del Servizio Ambiente della Provincia di Lecce n. 117 del 20.01.2012;

– che è stato acquisito, altresì, il parere di conformità al PAI dell’Autorità di Bacino, con nota prot. n. 15054 del 19.12.2012;

– che con nota prot. n.68331 del 07/06/2012, AQP ha provveduto all’aggiudicazione definitiva della progettazione dei lavori di realizzazione della condotta sottomarina, in favore dell’ATI: SACOSEM S.r.l. – PICARDI TECNICA S.r.l.

– che i lavori appaltati non sono ancora stati cantierizzati per la mancata acquisizione di ulteriori pareri, autorizzazioni e nulla osta da parte dei Soggetti interessati, quali: Comune di Nardò ( conformità alle norme urbanistiche) e Ente di gestione del Parco;

– che ulteriori ritardi nella realizzazione dell’opera comporterebbe l’applicazione dell’infrazione comunitaria già acclarata con sentenza del 19 luglio 2012 dalla Corte di Giustizia CE;

Considerato:

– che l’area costiera interessata dal recapito finale si connota per l’alto valore ambientale e dall’attrattività turistica;

– che la carenza di risorse idriche per gli usi produttivi e ambientali consiglia di procedere ad incisive misure di riuso delle acque reflue a partire dall’impiego per gli usi irrigui;

– che dette misure consentono di limitare l’apporto e di mitigare gli impatti del recapito sul tratto di costa;

 

Tutto ciò premesso

 

 

 

SI CONVIENE CHE

1. Il Comune di Nardò, il Consorzio e l’AQP, ciascuno per quanto di competenza, si impegnano, preliminarmente, a specificare il fabbisogno della risorsa idrica affinata sulla base della quantificazione presuntiva delle portate richieste dai potenziali utenti; in secondo luogo, si impegnano a predisporre una dettagliata descrizione delle caratteristiche dell’intera filiera del recupero e riutilizzo: trattamento, accumulo, distribuzione e utilizzo; infine, si impegnano a formulare formale richiesta alla Regione Puglia di attivazione di contributi finanziari per la realizzazione delle opere necessarie al riutilizzo;

2. La Regione, sulla base dei risultati conseguiti, si impegnerà a promuovere contributi finanziari per le opere di adeguamento/potenziamento dell’impianto di depurazione a servizio dell’agglomerato di Nardò, con conseguente realizzazione di una stazione di affinamento, e delle opere di trattamento, accumulo, distribuzione e utilizzo al fine di consentire il riuso delle acque reflue affinate in agricoltura e/o per scopi ambientali, per il prossimo ciclo di programmazione 2014-2020;

3. l’AQP provvederà alla redazione del progetto preliminare e definitivo di adeguamento dell’impianto di depurazione di Nardò alle norme disposte dal D.M. 12 giugno 2003 n. 185 e a quelle contenute nel Regolamento regionale n. 8 del 18.04.2012 ;

4. l’AQP assumerà in gestione e avvierà all’esercizio l’impianto di affinamento per il riutilizzo delle acque reflue dell’impianto di depurazione a servizio degli agglomerati di Nardò-Porto Cesareo secondo quanto previsto nel Regolamento regionale n. 8 del 18.04.2012;

5. La realizzazione e gestione delle opere di accumulo, adduzione e distribuzione delle acque affinate sarà di competenza del Consorzio Speciale di Bonifica dell’Arneo secondo quanto previsto nel Regolamento regionale n. 8 del 18.04.2012;

6. Al fine di consentire la messa in esercizio dell’impianto di affinamento del Comune di Nardò per il riutilizzo delle acque reflue, si procederà alla predisposizione del “Piano di Gestione”, così come disposto dall’art. 4 del Regolamento regionale del 18 aprile 2012 n. 8;

7. Il Piano di Gestione sarà redatto dalla Regione Puglia – Servizio Risorse Idriche, in quanto servizio preposto all’attuazione degli obiettivi e delle misure del Piano di Tutela delle Acque (art. 24 Reg. reg. n. 8/2012), con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, giusta Allegato 7 del Regolamento n. 8/2012.

8. La Regione, il Consorzio, AQP e il Comune di Nardò si impegnano ad accelerare le procedure di competenza connesse all’avvio dei lavori di costruzione della condotta sottomarina al fine di consentire l’utilizzo dei fondi comunitari già impegnati; evitare l’applicazione di provvedimenti di infrazione da parte della Commissione Europea; migliorare l’ambientale e le condizioni di fruizione dell’area costiera e della qualità del corpo idrico ricettore;

 

 

Bari,…………………

La Regione Puglia – servizio Risorse Idriche_____________________

Il Comune di Nardò, ________________________________________

L’Acquedotto Pugliese spa ___________________________________

Il Consorzio Speciale di Bonifica dell’Arno _______________________

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Ultimo aggiornamento: 02/01/2025
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