Il Parco di Porto selvaggio, perla dell’Arco ionico salentino,  è un luogo impareggiabile per bellezza naturale, per ricchezza di risorse, per varietà  floreali e reperti archeologici, non a caso sta diventando meta costante e continua da parte di turisti territoriali e extra territoriali.

 

Da anni il nostro Parco, malgrado i vari interventi economici e finanziari della Regione e del Comune di Nardò, non sempre cospicui e  sufficienti, non è ancora decollato agli allori della ribalta nazionale ed estera.Il Comune di Nardò, purtroppo,   non ha le risorse finanziarie, né professionali per governare i tanti processi di valorizzazione  culturale, ambientale, ecologica, urbanistica, cartografica,  archeologica, tanto che può muoversi solo su contributi emessi dal governo regionale.

Si rende necessario onde favorire  il completamento delle risorse che il parco contiene percorrere strade ed opportunità che i fatti e la legislazione nazionale ed Europea  mettono a disposizione.Il Comune di Nardò ha in  piedi un Consorzio con il Comune di Porto Cesareo per la gestione dell’Area Marina Protetta, il cui funzionamento e affermazione regionale sono  notori  a tutti.

L’ AMP gode di finanziamenti diretti sia  da parte del Ministero dell’Ambiente per progetti ambientali specifici, sia  dalla Provincia di lecce  in Consorzio con i  Comuni di Nardò e Porto Cesareo.L’AMP inoltre per la realizzazione dei propri progetti ha personale specializzato proprio,   particolarmente idoneo e professionalmente capace, se si vuole . di gestire molti degli aspetti e dei servizi  legati  sia al  Parco di Porto Selvaggio sia  alla Palude del Conte di Porto Cesareo.Ciò considerato  è facile e certamente interessante  ed economicamente  producente tentare un esperimento di gestione comune fra Nardò e Porto Cesareo  stante le finalità, gli interessi e la comunanza di perseguire scopi generali identici.

Si tratta cioè di verificare la possibilità di affidare in via sperimentale, due o tre anni, la gestione dei servizi e delle attività comuni dei due Parchi  all’AMP  attraverso un protocollo di intesa che preveda  oneri, responsabilità e onori.E’ chiaro che gli uffici tecnici comunali dei due comuni dovrebbero agire in sintonia e offrire massima collaborazione nell’interesse generale,  fuori da ogni campanilismo. Il personale dei due comuni, addetti ai Parchi potrebbero essere esonerati in parte da questi compiti svolgendo solo opera di coordinamento, di collaborazione , di integrazione.

Al compimento del biennio decidere di comune accordo di recedere, di continuare, di inverare questo rapporto di collaborazione nella creazione di un unico Parco marino terrestre, comprendente l’AMP e i due parchi terrestri denominato PARCO IONICO SALENTINO. Chiedo alla Commissione se condiviso  che questo documento sia trasformato in Ordine del  giorno da sottoporre all’approvazione dei Consiglio comunali di Nardò e Porto Cesareo-.

Nardò 24aprile 2014

Salvatore CALABRESE

Impegno civile.

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