I quotidiani locali on line riportano in questi giorni una educata “querelle” fra soggetti autorevoli che hanno fortemente voluto la realizzazione dell’attuale Area Mercatale: il Consigliere Provinciale Giovanni Siciliano e Mino Natalizio (all’epoca entrambi appartenenti a Città Nuova , il primo come Coordinatore il secondo come Assessore).
Il Siciliano a proposito del proclamato proposto trasferimento dei commercianti dall’Area (non) mercatale del Villaggio Residenziale a quello della zona 167 così si esprime “ la mancanza di feeling e di sintonia tra gli uffici comunali e tra i loro dirigenti produce disagi ritardi e risultati non soddisfacenti per le esigenze della nostra città. L’ufficio Lavori Pubblici, nonostante i pareri negativi dell’ufficio Commercio ( sia sotto la dirigenza Borsatti, sia sotto la dirigenza Falco ), e dell’ufficio Polizia Urbana nella persona del dottor Tarantino, ha ugualmente proceduto alla formulazione del bando e al conseguente avvio dei lavori per la realizzazione dell’area mercatale. “
L’ex assessore di Città Nuova, di rimando ricorda “ al Consigliere Siciliano che quel progetto fu oggetto di ampio dibattito nell’apposita commissione consiliare e poi approvato dal Consiglio Comunale nell’ambito dei PIRP …..omissis…“ e che “la nostra contentezza fu doppia, visto che quel progetto fu seguito (per competenza di delega), fino al suo finanziamento da parte della Regione Puglia dal sottoscritto (unitamente al compianto Assessore Lillino Papadia e con la collaborazione dell’assessore Romeo e del consigliere Malcangi), all’epoca Assessore della civica Città Nuova di cui lo stesso Siciliano era autorevole Coordinatore.”
Comprendo i possibili ripensamenti, specie quando tendono a far migliorare lo stato delle cose. Non è possibile venire oggi a sostenere “la farsa dell’area mercantale” con le considerazioni che “non erano sufficienti i 6.400 metri disponibili, bensì ne occorrevano circa il doppio” e che l’operazione trasferimento è in via di fallimento.
Né ai rilievi di Siciliano si può rispondere con la considerazione che intorno alla ormai costruita Area mercatale della zona 167 esistono spazi (sempre più disarticolati) per un possibile ampliamento sfruttando via della Resistenza ecc..
Occorre prendere atto che le considerazioni e gli sviluppi di oggi sono l’epilogo di una mancata visione unitaria del problema la cui soluzione sempre problematica è un ricorso ad un rabbercio postumo, non preventivato, a un pannicello caldo, che di fatto non fa cambiare l’essenza al grave problema.
Se all’epoca gli addetti ai lavori avessero prestato più attenzione a quanti esprimevano suggerimenti positivi e pareri contrari ( Uffici, dirigenti, operatori e interventi scritti vari) in funzione di una scelta definitiva per il futuro, certamente avrebbero coniugato l’uso dell’Area non limitandola al solo mercato settimanale ( in considerazione che Nardò non ha spazi destinati ai grandi eventi, alle fiere, alle esposizioni dell’antiquariato o dell’automobilismo ecc.) ma ad una opera moderna degna di condivisione, di reale civismo, di fertile e combinata duttilità.
Non un’Area di 6.400 ma di almeno 15.000 mq , non nel cuore della zona 167 ma nelle sue immediate adiacenze o in direzione di Galatone (una grande Area mercatale unica per le due Città).
L’Amministrazione avrebbe realizzato un’ AREA POLIVALENTE E POLIFUNZIONALE, di grande richiamo turistico- commerciale, a disposizione delle molteplici iniziative della Comunità, dei Privati e delle Aziende e non qualcosa che già si presenta precaria e contestata.
Senza polemica nei confronti di alcuno, solo come cronaca, annetto a questa nota quella scritta e divulgata in data 12/02/2011.
Nardò, 3 maggio 2014
Giovanni PERO’
A PROPOSITO DI AREA MERCATALE
Apprendo dalla stampa che il Commissario prefettizio dott. D’Onofrio si è impegnato a trasferire quanto pima , denaro permettendo, l’Area mercatale dal Villaggio Residenziale a via Della Costituzione, nei pressi della 167.
Indubbiamente un bel proposito che segue la soluzione già prevista e avanzata dall’Amministrazione spirata e come tante altre proposte poco soddisfacenti per la nostra Città.
La notizia mi lascia sconcertato e perplesso, non tanto per l’operazione in sé, quanto invece per la mancata radicale soluzione di un problema annoso.
Questo trasferimento infatti rientra nel novero dei rinvii in quanto costituisce solo un palliativo (magari durevole per un po’ di anni), onde concedere un po’ di respiro e alleviare gli affanni degli abitanti del Villaggio Residenziale e delle strade circostanti.
Chi non capisce che il provvedimento è provvisorio, in attesa di “area ” e “aria migliore” e diversa!.
La nuova destinazione non è il massimo in quanto rientra in un’Area piccola e articolata, priva di spazi per la sosta degli autoveicoli, degli acquirenti e dei commercianti, per l’esposizione delle mercanzie, per i servizi logistici in generale e per quelli igienici in particolare.
L’area mercatale, se vuole essere tale e non una scimmiottatura, deve essere polivalente e pertanto ha bisogno di molto spazio organizzato e attrezzato sia per l’esposizione ed acquisto delle merci sia perchè la stessa area possa essere utilizzata per altre attività e fini come: fiere (della birra, del vino, della frutta, del cioccolato, dell’olio, del bestiame ecc) sia come mostra campionaria all’aperto (dell’abbigliamento, della sposa, del verde, ecc.) sia come spazio per gli eventi d’un certo genere (spettacolo, concerti, forum, discussioni, circense ecc).
Se lo scopo è quello di alleggerire il Villaggio Residenziale (che è già un fatto tanto meritorio!) la soluzione va bene , ma non è quella che una Città si aspetta dopo tantissimo tempo.
Eppure Galatone come Leverano ecc. sono così vicini che non riusciamo nemmeno a imitarli .
Sic transit gloria mundi.
Nardò 12 febbraio 2011
Giovanni PERO’