Nella giornata di giovedì 26 giugno la Commissione Bilancio è stata chiamata a discutere la proposta di delibera di Consiglio comunale nr. 56. Bozza pare pronta fin dal 9 aprile 2014.
Fuori dai tecnicismi, la proposta (che tanto proposta non è) prevede la concessione in comodato d’uso gratuito per 3 anni di alcuni locali, siti in Boncore, alla Parrocchia. E fin qui non ci sarebbe nulla da dire se non fosse per il fatto che i locali in questione sono quelli che fino al febbraio 2012 ospitavano l’Ufficio Postale di Boncore.
In questo modo, insomma, l’Amministrazione comunale neretina alza bandiera bianca e dichiara la resa cancellando ogni speranza di riapertura dell’Ufficio. E anche qui nulla di nuovo, questa sarà, infatti, ricordata come la “Giunta delle chiusure”.
A stupire è la gestione sia della questione in sè che degli stessi locali di proprietà comunale. Con nota n. 5250 del 12 febbraio 2014 il sindaco ha espresso al Vescovo, in risposta ad un istanza avanzata dallo Parrocchia di Boncore, “la volontà dell’Amministrazione di mettere a disposizione della Diocesi i locali in località Boncore già sede dell’ex Ufficio Postale”. Ebbene il sindaco, dopo aver dato garanzie e sottoscritto, in buona sostanza, un patto, chiede al Consiglio comunale, organo deputato a decidere, la ratifica di decisioni che lui stesso ha già preso. La solita scorrettezza istituzionale a cui questo primo cittadino ci ha purtroppo abituati. Il solito tentativo di depauperare le funzioni e i poteri del Consiglio . E così ad una nota del novembre 2013, il sindaco risponde dando piena disponibilità dei locali, nel febbraio 2014, a distanza di meno di 3 mesi. Tempi record per un’Amministrazione immobile.
I locali, che fino al febbraio 2012 ospitavano l’Ufficio postale, serviranno al CRAM, Centro Residenza Accoglienza Minori, per un progetto in favore dei minori stranieri e di quelli italiani “senza rete parentale” tramite l’utilizzo dei fondi dell’8 X 1000. La stessa struttura, questa (il CRAM), che avemmo occasione di visitare nel gennaio 2010, non rimanendone certamente favorevolmente colpiti. Una struttura quindi che ha, a nostro avviso, dimostrato delle lacune.
Peccato che numerose proposte protocollate mesi, o addirittura anni, addietro da associazioni o privati per la concessione di locali di proprietà comunale a titolo oneroso (dietro cioè il pagamento di un canone) anche per la realizzazione di progetti di utilità sociale, non abbiano mai avuto risposta alcuna. Gli esempi non mancano, come le segnalazioni pervenuteci. Ci auguriamo che la celerità non sia dovuta esclusivamente all’interlocutore.
Una frazione abbandonata a sè stessa, Boncore, quasi priva di ogni servizio dove un segnale di presenza dell’amministrazione comunale bisogna trovarlo con il lumicino dove, però, fortissima è l’influenza della locale Parrocchia. Forse per questo il “governo” neritino tenta di recuperare la sua disattenzione verso questa località aderendo velocemente alle richieste della Curia.
Per tutti questi, e per molti altri, motivi preannunciamo il nostro voto contrario alla proposta di concessione in comodato d’uso gratuito dei locali in questione. Crediamo sia prioritario puntare alla riapertura dell’Ufficio Postale garantendo al tempo stesso a tutti coloro che ne facciano richiesta la disponibilità di locali di proprietà comunale previa approvazione di un Regolamento improntato a criteri prestabiliti che lasci la minore discrezionalità possibile agli amministratori pro tempore presenti e futuri del nostro Comune.
Pippi Mellone
Consigliere comunale
Comunità Militante
Andare Oltre
Oronzo Capoti
Consigliere comunale
Nuovocorso per Nardò
Totuccio Calabrese
Consigliere comunale
Impegno civile
Paolo Maccagnano
Consigliere comunale
Noi X Nardò