97 è il numero della delibera di giunta comunale emessa il 7 aprile di quest’anno che ha finanziato con € 23.000 il recupero della fontana di Piazza Diaz, ignorando di fatto la proposta di un gruppo di artigiani neretini che si erano offerti di effettuare il restauro e la messa in funzione a proprie spese, per cui a costo ZERO per la comunità.

 

 

La fontana, che nell’idea del suo creatore, rappresenta una stella marina, da anni è spenta e versa in pietose condizioni. Ad oggi, abbandonata dal Comune e destinata al completo degrado.

Ricordiamo che nel novembre dello scorso anno, un gruppo di artigiani di Nardò, professionisti del settore, riconosciuti in tutto il Salento per professionalità e qualità, avevano deciso di unire le loro forze e restaurare la fontana gratuitamente. Questi concittadini dichiaravano, inoltre, che si sarebbero occupati anche della prima manutenzione e di rilasciare, a fine lavori, i dovuti certificati di conformità degli impianti idrico ed elettrico.

Era un’iniziativa che mirava a rispettare un pezzo della storia di Nardò e a dare alla nostra Città un po’ di decoro urbano; un contributo spontaneo per ridurre l’immagine di una città sporca e semiabbandonata; un’idea che stimolò anche la partecipazione di attività locali alla fornitura del materiale da rivestimento a costo zero.

Il 7 novembre 2013 facevano una richiesta scritta, e regolarmente protocollata al Comune di Nardò, e chiedevano al Sindaco e all’Ufficio LL.PP. di fare un sopralluogo per ispezionare lo stato dei luoghi e le condizioni degli impianti. La citata richiesta non fu mai accolta.

Sono periodi di forte difficoltà economica, di spending review. E ad oggi non comprendiamo ancora, il perché di questa manovra comunale a spese dei cittadini con l’aggravante della mortificazione del senso civico di questi virtuosi artigiani e aziende di Nardò.

 

E cosa ne è stato del progetto di idee per la “Riqualificazione e riordino di Piazza Diaz, del viale XXV Luglio e delle piazza ad inventarsi in corrispondenza dell’Ospedale S.Giuseppe Sambiasi, della Chiesa S.Maria degli Angeli, degli incroci del viale XXV Luglio con via Raho e con strada Castellino in Nardò” emanato nel 2009?

 

Teniamo a ricordare che, con Determinazione n. 208 del 12/02/2010 la Città di Nardò si era dotata di un Preliminare di progetto per la riqualificazione della suddetta area urbana, e che pertanto interessava anche la nostra fontana, spendendo 9.500,00 euro di soldi pubblici.

 

Un’Amministrazione attenta, virtuosa e capace, oggi, con la disponibilità di 23.000 euro di fondi europei, si vanterebbe di un intervento ben più ampio ché della sola ristrutturazione della fontana.

 

Nella nostra visione di Amministrazione comunale, i “Progetti partecipativi” rivestono carattere indispensabile e possono (e devono) essere utilizzati sulla base di diverse motivazioni e perseguendo varie finalità: dalla più semplice volontà di promuovere uno strumento di ascolto delle reali necessità dei cittadini o dall’obiettivo di promuovere un’amministrazione più trasparente e dialogante con la comunità, alla volontà di rendere realmente partecipi i cittadini e di farli essere attivi nel territorio in cui vivono, incentivando anche una maggiore responsabilizzazione della cittadinanza e un maggiore senso civico.

 

Come sempre la distanza dei nostri politici e dei cittadini rimane abissale. E con questo atto, si certifica il completo disinteresse di questa Amministrazione di progettare con i propri cittadini e di ripensare un nuovo tessuto urbano.

 

MoVimento Cinque Stelle Nardò.

 

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