Un tendenzioso e aberrante modo di gestire la cosa pubblica, ha creato in questa città, e non solo, un sistema che ha al centro un clientelismo becero e squallido ed il proprio tornaconto personale.
E’ angoscioso constatare come da oltre un anno non si riesca a dare alla luce un bando per l’allestimento della Masseria di Torre Nova .e la concessione di alcuni servizi, e da ancora più tempo al Piano Parco nel suo complesso.
E’ mai possibile che in questa città ogni volta che occorre prendere una decisione si alzano le voci di mille chimere che, a vario titolo, tentano di dire la propria, ora infangando ora elogiando l’operato dell’amministrazione a seconda della propria convenienza. Tutto ciò condiziona a tal punto gli amministratori che, evidentemente “insicuri” del loro operato, paralizzano l’attività e continuano a non fare nulla. Essere amministratori vuol dire assumersi le proprie responsabilità e dare seguito ad interventi per lo sviluppo della città, senza ascoltare i soliti corvi che, già avvezzi a “procedimenti” assurdi, puntualmente hanno da ridire su questione puramente tecniche e amministrative che al cittadino non interessano. La gente vuole i risultati E’ ovvio che, se qualsiasi azione e/o atto amministrativo, più che tenere come unica finalità lo sviluppo della città, deve coniugare clientelismo e interesse privato, mai questa città avrà lo sviluppo che merita.
A pagarne le spese per simili atteggiamenti è un territorio come il nostro, ricco di bellezze naturali e storico-artistiche che il mondo ci invidia e che i nostri amministratori continuano a mortificare per beghe personali piuttosto che farne il volano della nostra economia, con scelte oculate e programmazioni serie, come altre realtà hanno già fatto.
(Solo per esempio)Se a queste bellezze naturali, si collegassero altre realtà storiche( Il Museo della Memoria e dell’Accoglienza) si potrebbero creare dei percorsi culturali da richiamo per scolaresche e non solo.
Ma è poi così difficile fare le cose? Quando proprio non si è capaci perché non si ha l’umiltà di chiedere ad altre realtà già consolidate?
Se tutti siamo consapevoli che da anni questa città è malata, e tutti conosciamo la malattia, dobbiamo trovare la cura che passa solo attraverso la scelta di persone integre moralmente che amministrino solo per l’interesse della città. Anche il cittadino dovrebbe rinunciare a qualche “favore” scegliendo per onestà morale e competenza , più che per convenienza.
Oronzo Capoti ,Roberto Russo