Se le intenzioni dei rappresentanti del PD, Maccagnano e Natalizio , fossero un tentativo di convincerci che chi desidera fare politica è costretto a frequentare dei corsi su tutti i tecnicismi che i vari settori amministrativi annoverano, dalla pubblica istruzione all’urbanistica,all’ambiente ecc…
ciò non farebbe altro che confermare quanto in questa città, è miope il concetto di Politica. Il Politico non può e non deve essere un tecnico infatti quando ciò accade , spesso crea conflitti di ruoli che finiscono con il penalizzare i cittadini ed allungare abbondantemente i tempi biblici della politica.
Il problema vero e di fondo è che sempre più la Politica è ridotta ad amministrazione tecnica e non già a grandi questioni e scelte, le sole alle quali un politico è chiamato ad esprimersi. Ricordiamo agli amici di Noi per Nardo’ che la Legge 267/00 impone al Politico compiti di indirizzo e controllo, nel senso che il vero Politico è colui che ha come fine ultimo del suo mandato quello di fare gli interessi dei cittadini e in tal senso fa delle scelte, dando mandato ai tecnici di realizzarle, ma che egli dovrà costantemente monitorare per assicurarne la realizzazione così come preventivato. Nulla altro spetta al Politico. Quando questi è entrato troppo nella “gestione” spesso lo ha fatto in malafede ed ha creato sempre troppi danni che sono sotto gli occhi di tutti. Se i politici gestissero meno, finirebbero meno nei guai e la gente si fiderebbe più di loro.
Oronzo Capoti ,Robreto Russo