​Si è conclusa con la determinazione unanime di promuovere al più presto un incontro del Sindaco di Nardò Marcello Risi con il Presidente della Regione Niki Vendola e con il neo assessore regionale alla Sanità Donato Pentassuglia, la riunione della giunta comunale e della conferenza dei capigruppo convocate a Palazzo di Città questa mattina per discutere dello stato dell’arte della riconversione del Sambiasi.

 

​Il sindaco Marcello Risi, preoccupato per i ritardi nell’attuazione del Protocollo d’Intesa per la riconversione dell’ospedale di Nardò e soprattutto per le recenti decisioni che dal 1 luglio scorso hanno ridotto l’attività dell’ambulatorio di ortopedia, d’intesa con il Presidente del Consiglio Antonio Tiene, aveva disposto la convocazione per le dodici di questa mattina di una riunione monotematica della Giunta Comunale e della Conferenza dei Presidenti di Gruppo in forma congiunta.

​Alla riunione erano presenti, oltre al sindaco Marcello Risi, il Dirigente del Distretto socio-sanitario, dott. Umberto Caracciolo, il vicesindaco Carlo Falangone, gli assessori Antonio Filograna e Francesca De Pace, i consiglieri comunali Rocco Luci, Roberto My, Sergio Oralndo, Maria Antonietta Coppola e Mirella Bianco.

​ Un incontro lungo a articolato nel corso del quale sono state espresse le posizioni e le manifestazioni di volontà degli intervenuti, tutte dirette a sottolineare la necessità di attivare un tavolo di confronto politico con gli organi regionali perché si adoperino per garantire a Nardò l’attuazione del protocollo di Intesa siglato a Lecce lo scorso 3 settembre 2013.

​E’ stato il dirigente del Distretto dott. Umberto Caracciolo ad aprire la serie degli interventi illustrando lo stato di avanzamento della riconversione che – ha spiegato – “ presenta ancora molti punti di criticità ma registra anche alcuni positivi progressi che riguardano in particolare il servizio di terapia antalgica e l’imminente collocazione al secondo piano dell’ex ospedale dell’intera Area Socio Sanitaria grazie all’accordo con l’Ambito territoriale che ha consentito il trasferimento del Centro Famiglia. I punti di debolezza rimangono quelli relativi all’attuazione degli ambulatori di Medicina Interna, di Chirurgia vascolare e di Medicina dello Sport per mancanza di personale.

​ Grave la criticità, anche a detta del dottor Caracciolo, per l’ambulatorio di ortopedia, la cui attività dal 1° luglio è limitata a un solo giorno la settimana (sino al 30 giugno il servizio era garantito per sei giorni). Qui la situazione potrebbe essere sbloccata solo dalla Regione consentendo di fatto il dislocamento di un’unità medica specialistica proveniente dall’Ospedale di Copertino.

​ Il dottor Caracciolo ha, poi, illustrato e prodotto quelli che ritiene importanti avanzamenti, sia pur per ora solo sulla carta e per i quali ancora una volta unanime è stata la richiesta di un’azione politica “forte” da parte del Sindaco perché si faccia portavoce presso i vertici regionali delle esigenze e delle emergenze che investono Nardò e il suo territorio

​Il dirigente del Distretto ha infatti prodotto la deliberazioni del Direttore Generale ( la n. 805 del 19 maggio 2014) che individua Nardò fra i centri deputati allo screening mammografico e agli approfondimenti di secondo livello per la cui concreta attuazione serve la dotazione delle risorse umane tecnologiche necessarie e la deliberazione n. 823 del 23 maggio 2014 che implementa i servizi di radiodiagnostica, con due unità mediche di radiologia e tre tecnici.

​Tutti di segno propositivo e diretti ad aprire un canale di dialogo politico con i vertici regionali gli interventi degli assessori e del consiglieri presenti alla riunione.

​Il Vicesindaco Carlo Falangone ha dichiarato di registrare una scarsa attenzione politica della regione per le esigenze della Città. “E’ urgente un incontro ufficiale con il nuovo assessore regionale” ha dichiarato.

 

​Anche il consigliere comunale Sergio Orando è intervenuto proponendo un’ulteriore incisiva azione politica nei confronti della Regione.

​Da consigliere comunale Roberto My un’ analisi tecnica, da addetto ai lavori come del resto quella espressa dal consigliere Rocco Luci.

 

​ “A Nardò – ha dichiarato il consigliere My – stiamo pagando la mancanza di autonomia gestionale per tutte le attività. In altre realtà l’autonomia gestionale di tutte le attività specialistiche ha consentito di garantire servizi di alta qualità.

 

​Anche per questo abbiamo subito da luglio una drastica riduzione delle ore di ambulatorio ortopedico, con congestione delle strutture vicine. E subiamo il ridimensionamento delle attività chirurgiche di ortopedia e chirurgia generale.

 

​Resta il problema molto grave di una corretta e puntuale informazione dei servizi già erogati dalla struttura. Il sindaco deve fare la voce grossa”.

 

“Grave e da risolvere al più presto il problema della drastica riduzione di attività dell’ambulatorio di ortopedia – ha spiegato Rocco Luci.

 

​“Il ridimensionamento non solo penalizza Nardò e il suo bacino di utenza, e per di più in piena estate, ma congestiona le strutture ospedaliere di Copertino e Lecce impossibilitate a coprire tutte le emergenze. Per questo chiedo che il sindaco intervenga sulla Direzione Generale.

 

​ L’esigenza di una maggiore e più capillare informazione insieme ad una incisiva attività di pungolo politico sono state sottolineate dalla consigliera Mirella Bianco che ha sostenuto come occorra mettere in atto una comunicazione efficace verso il cittadino “Serve più informazione nonostante il grande impegno della direzione distrettuale e serve più impegno della politica”

 

​Per la consigliera Maria Antonietta Coppola serve con urgenza un nuovo incontro con la Regione per accelerare sull’attuazione del protocollo. “Il sindaco” ha dichiarato – “si faccia promotore a nome di tutti noi.”

 

​ Sulle stesse corde gli interventi degli assessori presenti Filograna e De Pace. Anche per i rappresentanti della giunta quello che occorre ora è una maggiore tutela politica del piano di riconversione del Sambiasi.

 

​Il Sindaco ha concluso la seduta, che si è sciolta alle ore 14.00, impegnandosi a richiedere subito un incontro urgente con il Presidente Vendola e con l’assessore regionale alla Sanità Pentassuglia.