Tanto tuonò che piovve. E che pioggia! Una “bomba d’acqua” quella che ha colpito il settore finanze del Comune di Nardò che noi, pur non essendo degli esperti “meteorologi”, avevamo da tempo previsto e sollecitato con denunce e sollecitazioni a partire dal 2011 fino ad arrivare ai giorni scorsi. Dubbi i nostri che trovarono conferme nella mancata firma del vecchio collegio dei revisori dei conti.

 

Infatti, quella che circolava fino a pochi giorni fa come una indiscrezione, ora è diventata una conferma: la Corte dei Conti ha convocato in seduta pubblica per il 30 Luglio prossimo il Comune di Nardò perché fornisca le necessarie spiegazioni su delle importanti anomalie rilevate dalla stessa Corte dei Conti sugli ultimi bilanci a partire da quello del 2011 (anno d’insediamento della Giunta Risi).

 

Problemi che ad onor del vero non riguardano il solo il periodo in cui a guidare il settore Economico-finanziario era la mega-dirigente ma anche quello precedente in cui il segretario generale faceva, a nostro avviso contra legem, le funzioni anche di dirigente del settore economico-finanziario.

 

Tra le maggiori criticità rilevate dalla Corte dei Conti, sembrerebbero esserci quelle relative agli accertamenti Ici e Tarsu previsti nella misura di 1 milione di euro, accertati per 500mila e riscossi, dopo 3 esercizi, solo per il 42%. Un problema da noi più volte evidenziato, anche in aula, e che i consiglieri della maggioranza, tanto solerti nell’alzare la manina in ogni occasione, non potevano non sapere.

 

L’altra nota dolente per l’Amministrazione riguarda i debiti fuori bilancio che a detta della Corte dei Conti a Nardò erano spesso spese “ordinarie e preventivabili”. La Corte rileva che per l’anno 2012 in particolare sia riscontrabile una “assoluta e grave inattendibilità dei dati relativi ai debiti fuori bilancio” con una discrepanza di circa 520mila euro.

 

E pensare che il sindaco in questi anni non ha fatto altro che dire di aver “messo in ordine i conti del Comune”. Circostanza questa che ha continuato a ribadire (con la faccia tosta che lo contraddistingue), anche quando ha messo ripetutamente “le mani in tasca ai neretini” aumentando le tasse (Imu e Irpef) al massimo consentito per legge.

 

Ora sarà la Corte dei Conti ad accertare se quanto sollevato da noi in questi anni, cioè che “la quadra” dei bilanci era solo virtuale perché a nostro avviso trovata con entrate incerte e debiti fuori bilancio approvati fuori norma.

 

Pippi Mellone

Consigliere comunale

Comunità Militante

Andare Oltre

 

Oronzo Capoti

Consigliere comunale

Nuovocorso per Nardò