Nella speranza che qualcuno abbia la sensibilità politica e civica di rispondere alle varie domande e considerazioni che da tempo vengono poste nei confronti dell’Amministrazione comunale.

L’attuale riflessione riguarda la petizione democratica che sta attuando un attento e scrupoloso Consigliere comunale sulla indiscriminata tassa dei parcheggi a pagamento (bravo il cons. Mellone).

La petizione riguarda in particolare l’esenzione della tassa di tutti coloro che sono proprietari delle case a ridosso dei parcheggi.

A parte l’esosità adottata nelle marine di € 1,50 l’ora, cosa vessatoria per tutti, turisti compresi che hanno preferito altri lidi o altre strade secondarie per parcheggiare, altra leggerezza è quella di far pagare la sosta davanti a casa anche agli stessi proprietari delle abitazioni.

Eppure bastava un po’ di buon senso e conoscere i tanti casi disseminati in Provincia e fuori.

Il parcheggio a pagamento va inserito, fuori dalla carreggiata stradale, presso quelle situazioni urbanistiche all’uopo determinate, per consentire spazi temporali di sosta, per agevolare alcuni servizi, per impedire addensamenti e avere rispetto per l’ambiente.

Il parcheggio a pagamento non può essere lo strumento per fare cassa comunale o di impresa ma un servizio utile, di ordine viario, di civiltà della mobilitazione.

L’Amministrazione nell’affrontare questo problema non ha meditato sufficientemente sulla crisi economica in atto, sul turismo ormai “mordi e fuggii”, sui proprietari che non possono pagare per circa 20 ore di parcheggio al giorno € 30 (nelle marine soprattutto) né sulla accortezza di eliminare subito il problema senza attendere la petizione popolare con una semplice considerazione di buon senso. Il resto sono solo chiacchere come quelle del parcheggio di Porto selvaggio assai distante, più utili gli incassi per circa 7.000 divieti di sosta.

Il nostro è un servizio comunale selvaggio senza accoglienza e rispetto. La cassa prima di tutto senza alcuna qualità.

Lettera firmata