La cosa incredibile è che *nessuno si scandalizza per i tempi di questa burocrazia!* Questi inglesi non possono costruire questa roba? Bene! In quanto tempo lo vogliamo verificare, decidere e comunicare? Tre mesi? Quattro? Un anno? Ok. Ma poi basta!!
Stessa cosa per migliaia di casi simili!
Dev’essere assicurato il coinvolgimento di tutti?! Sacrosanto! Lo si fa con la trasparenza ed attraverso il coinvolgimento degli organi preposti, delle associazioni e dei cittadini.
I criteri di costruzione devono essere alcuni e non altri? Bene: si scrivano le regole, in concorso con le associazioni di categoria, e buonanotte.
Chi vuol fare qualcosa incarica un progettista di fiducia, quello si ripassa il miliardo di leggi che insistono su un determinato territorio, e con la forza di un percorso formativo ad hoc, stila il progetto. Altro che “parla con l’ufficio”. E perché? Perché il tecnico di fiducia della committenza deve adeguare un progetto non alla norma ma alle pulsioni e alle interpretazioni di un funzionario, magari neppure forte di una formazione universitaria e specialistica, probabilmente non assunto per merito ma per tessera elettorale, spesso in vena di intascare qualcosa (come dimostrato, ad esempio a Taranto da cronache recentissime)?
Questo è lo scandalo. Ben oltre la questione Sarparea.