Valutazione dei dirigenti: ogni anno la solita storia… Abbiamo avuto modo di visionare il decreto nr. 23 del 2 settembre, a firma del signor sindaco, con cui si valutano i dirigenti del nostro Comune. E come ogni anno ci spiace notare una certa difformità tra il punteggio assegnato agli stessi dal Nucleo di Valutazione e quello che è il comune sentire della gente per lo stato in cui versa, obiettivamente, la nostra Città.
Ebbene anche quest’anno valutazioni più o meno uniformi con pochissime differenze tra l’uno e l’altro dirigente. Un’uniformità dei giudizi che non fa altro che penalizzare, a nostro avviso, il criterio meritocratico. Tutti e 6 coloro che ricoprono ruoli apicali nel nostro Comune, per intenderci, hanno voti più o meno intorno ai 75/100. Un 7 e mezzo che a scuola voleva dire la quasi perfezione, la vicinanza a quell’8 che rappresentava per molti docenti il massimo da assegnare. Insomma, un giudizio quello dato ai Dirigenti, che proviene da un Nucleo di Valutazione nominato dal sindaco. Per la verità, si tratta in generale di un sistema assurdo che ci appare a dir poco paradossale, visto che la cosa più logica e trasparente sarebbe che tale organismo fosse estraneo da nomine politiche per dirsi effettivamente super partes.
Ebbene, ritornando al Comune di Nardò, anche alla luce dell’assenza di alcuni dirigenti in momenti cruciali della vita amministrativa e delle numerose richieste di chiarimenti pervenute al nostro Comune, ad esempio da parte della Corte dei Conti, con l’Amministrazione sul “banco degli imputati” in un giudizio tuttora pendente, ci sentiamo di non condividere il giudizio da questi espresso. Nardò versa nel degrado, non c’è un’idea di Città e importanti atti giacciono da anni, in attesa di redazione, impantanati nella palude burocratica. I super pagati dirigenti non sono, a nostro avviso, esenti da colpe e non meritano, almeno non tutti, giudizi positivi.
Pippi Mellone
Consigliere comunale
Comunità Militante
Andare Oltre
Oronzo Capoti
Consigliere comunale
Nuovocorso per Nardò