Abbiamo atteso l’ufficialità per esprimere un giudizio sulla “nuova” Giunta. In realtà di nuovo c’è poco o nulla. Gli uomini sono rimasti per 6/7 gli stessi con una rotazione di deleghe che non fa altro che aumentare la confusione e confermare l’inadeguatezza di chi le ricopriva. Quella che era stata presentata come un’operazione di completo restilyng si è rivelata alla fine un piccolo lifting.
L’unico elemento di rilievo e di “novità” è legato all’ingresso in maggioranza di Noi X Nardò. Una forza che fino ad oggi era stata all’opposizione distinguendosi peraltro per incisività e che oggi va a sommarsi ad una maggioranza già pletorica. Un ingresso che non sorprende dal punto di vista “partitico” essendo collocati gli stessi nell’area del Partito Democratico a livello regionale e provinciale ma meraviglia perché Natalizio andrà a sedere in Giunta accanto a personaggi (taluni in particolare) di cui ha contestato fino ad oggi (giustamente) tutto o quasi. Ciò che sfugge a molti è però che le operazioni di trasformismo politico hanno stancato la cittadinanza.
Noi dal canto nostro ribadiamo che continueremo la nostra incessante, disinteressata, onesta e coerente opposizione a questa Amministrazione di cui riteniamo ci sia poco o nulla da salvare. Ci auguriamo che Noi X Nardò e il suo rappresentante in Consiglio comunale, Paolo Maccagnano, non vogliano rimangiarsi anni di battaglie comuni su sprechi, consulenze, prebende, tassazione folle e mala amministrazione. Il Consiglio comunale di ieri con l’aliquota Imu e l’addizionale Irpef confermate al massimo consentito per legge col voto favorevole anche di Noi X Nardò non ci lascia ben sperare…
Al neo assessore Natalizio va comunque il nostro augurio di buon lavoro convinti, però, come siamo che questa non sia un’amministrazione in cui un singolo possa cambiare granché. Nardò ha bisogno di una completa rivoluzione, di un colpo di spugna, di un rinnovamento totale, di una nuova classe dirigente fatta non solo di facce nuove ma anche di giovani, di uomini e donne liberi. Noi riteniamo che la principale connotazione dell’esperimento messo in piedi nel 2011, la terzietà rispetto a questo centrosinistra e a questo centrodestra, sia ancora praticabile e a questo lavoreremo nei prossimi 18 mesi. Con il tempo a disposizione bisognerà fare una selezione della classe dirigente del futuro prossimo che dev’essere composta da gente estranea a chi ha governato (in maggioranza o collaborando dalla minoranza) fino ad oggi.
Comunità Militante
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