Si ritorna a parlare della condotta sottomarina che dovrebbe sversare in mare i reflui fognari del depuratore di Nardò dove dovrebbero essere convogliati anche i reflui di Porto Cesareo. Una nuova manfrina si profila all’orizzonte con le profferte dell’Acquedotto Pugliese vuole stipulare un protocollo con il comune di Nardò e la Regione Puglia, coinvolgendo anche il Consorzio di Bonifica dell’Arneo, per dotare l’intero impianto di un impianto di affinamento dei reflui per l’utilizzo degli stessi in agricoltura. Dopo, però, aver ottenuto il via libera e aver costruito la condotta sottomarina e la condotta terrestre tra P.to Cesareo e Nardò sventrando aree facenti parte del Parco di Portoselvaggio e della Palude del Capitano.

 

Si tratta chiaramente di un gioco delle tre carte da baracconi di fiera di infimo ordine. Infatti appena qualche giorno addietro è scaduto il bando per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di normalizzazione della fognatura nera, adeguamento dell’impianto di depurazione e costruzione del collettore emissario a servizio dell’abitato di Porto Cesareo, bando emanato dall’AQP che prosegue, quindi, imperterrito per la linea che ha scelto in totale disaccordo con la popolazione di Nardò.

L’ottimo portavoce dello spontaneo Movimento No TUB già all’inizio di settembre aveva messo sull’avviso l’amministrazione comunale di Nardò e il suo capo senza essere degnato di un cenno di riscontro.

Oggi il sindaco, con uno dei suoi colpi da teatrante navigato, si traveste da Masaniello e chiama alla lotta contro i progetti dell’Aqp.

Non è mai troppo tardi, caro Risi.

Ma una domanda vogliamo fartela. Il 1° marzo del 2012 si tenne un Consiglio Comunale Aperto in cui fu chiaro che la popolazione di Nardò non voleva né la condotta sottomarina né il collettamento a Nardò dei reflui di P.to Cesareo; questo orientamento fu formalizzato in una delibera del Consiglio Comunale del 28 maggio 2012.

Ora tu, Sindaco di questa città, cosa hai fatto in questi due anni e mezzo per far rispettare la deliberazione del Consiglio Comunale? Cosa ha fatto l’assessorato ambiente? Cosa hanno fatto gli uffici competenti?

Ora svegliatoti dal lungo letargo vuoi rifarti, opportunamente consigliato, una verginità ambientale?

Ben venga questa resipiscenza a patto che sia sincera e venga portata fino in fondo e non serva solo ad un restauro della tua faccia in chiave elettorale.

Certo che se non avresti perso inutilmente due anni e mezzo, oltre alla iniziale tendenza a mantenere gli impegni incautamente presi dal tuo predecessore Vaglio, la situazione sarebbe, forse, un poco diversa

 

 

Associazione ambientalista FARE VERDE

Gruppo provinciale di Nardo’

Il Responsabile

Graziano De Tuglie

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